Centro di compostaggio, nuove regole e un periodo di prova
La Ricicleco, al confine tra Sciarè e Cassano, potrà aumentare in parte la quantità di materiale organico trattato, ma con nuove regole e una verifica futura: questo l'accordo
La Ricicleco potrà trattare una maggior quantità di rifiuti, ma ci saranno nuove regole più stringenti per evitare problemi di odori. È l’accordo emerso dal confronto in conferenza dei servizi tra Provincia, Comune di Gallarate e l’azienda che gestisce il centro di raccolta rifiuti al confine tra il rione Sciarè e Cassano Magnago.
L’azienda aveva ripreso in mano la richiesta di aumentare le quantità di materiale "organico" da trattare (compostaggio), il Comune aveva sollevato una serie di perplessità chiedendo un esame più approfondito. Alla fine è stato dato un parere parzialmente positivo: Ricicleco potrà aumentare le quantità di materiale da trattare di 3mila tonnellate (anziché di 6mila come richiesto), per un periodo di prova. Il tutto a fronte di una serie di prescrizioni chieste da Arpa che l’azienda dovrà rispettare: le quantità stoccate (cumulo) devono essere limitate ad un massimo di 1500 tonnellate; dovrà ridurre da 5 a 3 i giorni di mantenimento del materiale all’aperto; dovrà introdurre sistemi di ossigenazione automatica evitando che il materiale sia "rimestato" con pale meccaniche. Questi obblighi serviranno – nelle intenzioni – ad evitare che si ripresentino i problemi di odori fastidiosi che – qui come altrove – toccavano i quartieri limitrofi (in questo caso, soprattutto Madonna in Campagna). Sarà attivato anche un monitoraggio degli odori coinvolgendo anche l’Arpa, mentre l’introduzione di una cabina metereologica dovrebbe consentire di controllare le operazioni in base al tempo metereologico. Il tutto per un primo periodo di prova, per valutare se accogliere stabilmente la richiesta presentata da Ricicleco.
L’accordo in conferenza dei servizi è stato seguito dai funzionari della Provincia di Varese, da quelli dell’Arpa e del Comune di Gallarate. L’Asl – non presente – aveva dato parere favorevole all’impianto senza ulteriori indicazioni, mentre il Comune di Cassano non ha presentato alcun parere. L’accordo è salutato positivamente dall’assessora all’ecologia del Comune di Gallarate Cinzia Colombo: «Ricicleco vuole gestire direttamente l’impianto, un fatto positivo: abbiamo trovato un’impresa disponibile a discutere delle difficoltà. Si è condivisa l’idea di partire con aumento di 3000 tonnellate per valutare se le migliorie danno buon risultato sul controllo degli odori. Una soluzione che da un lato consente all’impresa di aumentare le quantità come richiesto per rendere economicamente sostenibile l’impianto, dall’altro ha riconosciuto una serie di impegni». Insomma, il Comune almeno in questa fase giudica possibile la convivenza tra l’impianto industriale (che comunque serve alla raccolta differenziata, come sempre premesso) e l’abitato vicino. Almeno dal punto di vista degli odori, che era uno dei punti di perplessità sollevati dal Comune.
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