Sindaci in rivolta:”I tagli rischiano di far fallire i comuni”
I primi cittadini in fascia tricolare hanno marciato a Roma da tutti i comuni d'Italia. I sindaci erano insieme a cittadini e ad altre categorie che si sono uniti alla protesta contro le Spending Review
"No alla tagling review". I primi cittadini in fascia tricolare hanno marciato a Roma da tutti i comuni d’Italia. I sindaci, insieme a cittadini e altre categorie che si sono uniti alla protesta contro le Spending Review varata dal Governo Monti, hanno alzato i toni contro i tagli agli enti locali varati dal provvedimento governativo.
Da Piero Fassino a Gianni Alemanno, insieme al presidente di Anci Lombardia nonché sindaco di Varese Attilio Fontana, i sindaci hanno contestato il rigore eccessivo applicato nei confronti delle finanze degli enti locali, «quello stesso rigore non è stato applicato nei confronti della gestione dei ministero», ha spiegato Fassino, sindaco di Torino.
Il panorama paventato dai primi cittadini in protesta è radicale: la spending review rischia di far fallire i comuni.
«Io credo che si dovrebbe andare altrove a fare i tagli perché altrove sono gli sprechi – ha spiegato il sindaco di Varese Attilio Fontana, che ha aggiunto – se propria bisogna colpire i comuni almeno che lo si faccia in base alla loro virtuosità e capacità di contenere gli sprechi».
«Sono orgoglioso di essere un sindaco soprattutto in situazioni come queste, quando vedo tanti primi cittadini radunati al di là delle loro ideologie politiche. Noi – ha spiegato Fontana – siamo l’ultima parte sana del Paese».
Ma ha lanciato un appello: «Questo Governo dovrebbe iniziare ad ascoltarci, sono anni che contestiamo questa situazione, sono mesi che diciamo che era sbagliata l’ottica della dismissione delle società partecipate, e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione». E ha continuato: «Consentano a noi di individuare i virtuosi, diciamo no ai tagli lineari. Questo è un Governo che ha fallito su tutta la linea, date retta ai sindaci, dateci la possibilità di sbloccare i residui che abbiamo e vedrete che l’economia del Paese si rimetterà in moto». E Fontana è netto: «Da settembre dovrà partire una lotta durissima contro il patto di stabilità, altrimenti tutti i sindaci saranno pronti a sforarlo, perché dobbiamo far vivere le nostre città e i nostri cittadini in modo dignitoso. Restiamo uniti – ha concluso Fontana – e vedrete che riusciremo a risollevare il Paese»
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