Sciopero alle poste, possibili disagi
Lo sciopero dal 24 giugno al 18 luglio è stato proclamato dalla Slc Cgil. Gli uffici postali saranno regolarmente aperti ma non per le operazioni straordinarie e aggiuntive (ritiro della pensione, consegna raccomandate e cedole esattoriali)
La Slc Cgil, il sindacato dei lavoratori della comunicazione, ha proclamato uno sciopero delle prestazioni aggiuntive e straordinarie dal 24 giugno al 18 luglio alle Poste. Gli uffici postali saranno regolarmente aperti per le ordinarie operazioni, ma non per quelle straordinarie e aggiuntive come il ritiro della pensione, consegna raccomandate e cedole esattoriali. «Fino ad oggi – spiega Luciano Pellizzaro della segreteria Slc – le Poste Italiane hanno sopperito alla mancanza di personale con gli straordinari. Ai lavoratori assunti a termine è stato promesso il miraggio dell’assunzione in cambio della copertura delle festività del 25 aprile e del 1 maggio. C’è ormai una mancanza cronica di personale. Le promesse di stabilizzazzione dei precari e della sostituzione delle Quote 100 non sono mai state mantenute».
Gli accordi tra sindacati e Poste italiane sottoscritti negli ultimi 18 mesi hanno messo su carta una serie di importanti obiettivi a livello nazionale: dal rinnovo del contratto collettivo nazionale alle varie intese sulla riorganizzazione del settore, (recapito postale e sportelleria Bancoposta), dagli accordi
sulle politiche attive a quelli su mobilità e ferie. «Purtroppo dobbiamo rilevare – continua Pellizzaro – che troppo spesso i contenuti dei negoziati al tavolo nazionale stentano o addirittura non sono rispettati nella fase di pratica attuazione nei territori regionali e provinciali. Come dimostrano le forti criticità relative alla copertura degli organici, sia alla sportelleria negli uffici postali che nel recapito postale».
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO
Come si diceva le ragioni dello sciopero nel recapito postale riguardano: gli organici insufficienti, abuso dello straordinario e mancato pagamento dello stesso, indebite pressioni al personale generate dalla gestione vessatoria dei responsabili dei Centri di distribuzione, gestione dell’orario di lavoro inadeguata, inadeguatezza dei motomezzi dei portalettere con problemi di sicurezza stradale, gravi carenze ambientali e strutturali nei centri di lavoro, difficoltà di fruizione delle ferie programmate.
Mentre negli uffici postali le ragioni dello sciopero dipendono dall’insostenibile carenza di personale con innumerevoli postazioni vuote, continui e irregolari “distacchi” di personale da un ufficio all’altro, difficoltà di fruizione ferie programmate, convocazioni per corsi di formazione e per altri svariati motivi oltre l’orario d’obbligo, mancata possibilità d’applicazione delle normative di sicurezza compreso il rischio rapine, violazione del codice etico e forte stress da lavoro correlato alle insistenti pressioni commerciali.
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