A San Marino torna il treno
Bombardata dagli aerei inglesi, è rimasta chiusa per quasi 70 anni: in pochi mesi è stata recuperata da zero, compresi i vagoni originali. Per ora poche centinaia di metri, ma il progetto va avanti
Il trenino bianco-azzurro torna all’ombra del Monte Titano: la Repubblica di San Marino è riuscita nell’incredibile impresa di "resuscitare" almeno un tratto della ferrovia Rimini-San Marino, distrutta dai bombardamenti degli aerei inglesi, nella Seconda Guerra Mondiale.
Per ora si parla solo di meno di un chilometro di binario: il percorso recuperato – inaugurato sabato 21 luglio – si snoda tra la stazione terminale di San Marino e un giardino pubblico all’ombra del borgo e comprende la prima galleria del percorso (nella foto, dalla pagina Picasa dell’Associazione Ferrovia Val Metauro). L’operazione è tanto più preziosa in quanto i sanmarinesi sono stati capaci persino di ricostruire i treni originali: il primo pezzo recuperato è una elettromotrice (vagone che unisce motrice e carrozza passeggeri) costruita dalla Carminati&Toselli di Milano nel 1932. Oltre a questo è già stato recuperato un altro carro merci originale. Il progetto del "Treno bianco-azzurro" è di proseguire nel lavoro per recuperare la ferrovia come attrazione turistica, con il sogno di arrivare a Borgo Maggiore, sotto la rupe del monte Titano: questo consentirebbe di rendere la ferrovia un vero mezzo di trasporto di accesso alla parte storica di San Marino.
Le ferrovia internazionale a scartamento ridotto Rimini-San Marino fu inaugurata nel 1932 e funzionò per 12 anni, fino ai bombardamenti inglesi del 1944 che distrussero parte della linea. Le gallerie che consentivano ai treni di salire al Monte Titano si trasformarono invece in rifugi antiaerei: per mesi ci vissero centomila persone, non solo cittadini di San Marino, ma anche della Romagna e del Montefeltro. A distanza di quasi 70 anni, i sanmarinesi non hanno dimenticato il sacrificio della ferrovia per la salvezza degli abitanti.
Il mini-film sulla ferrovia, la guerra e la rinascita
Il viaggio inaugurale:
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