I sindaci dei piccoli comuni chiedono “Uno stipendio adeguato e tutele alla reputazione”

Sono le richieste che emergono dalla giornata di lavori della XIX Conferenza nazionale dei piccoli Comuni, un evento istituzionale nazionale che si tiene venerdì 5 e sabato 6 luglio a Gornate Olona

fontana bianco fraccaro

Meno lacci burocratici, uno stipendio dignitoso e tutele per la reputazione. Sono le tre richieste che emergono dalla giornata di lavori della XIX Conferenza nazionale dei piccoli Comuni, un evento istituzionale nazionale che si tiene venerdì 5 e sabato 6 luglio a Gornate Olona.

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Un appuntamento tutto dedicato alle amministrazioni dei piccoli comuni d’Italia, quelle guidate da sindaci che in prima linea si trovano al servizio delle proprie comunità. Spesso, però, dotati di strumenti spuntati e lasciati allo sbaraglio tra tante difficoltà.

A parlarne, nel piccolo paese della provincia di Varese che con il neo sindaco Paolino Fedre ha ospitato l’evento, c’erano tanti sindaci ma anche il ministro dei rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro, il Governatore lombardo Attilio Fontana e il presidente del Consiglio nazionale di Anci Enzo Bianco.

«Abbiamo raccolto l’urlo di dolore che arriva oggi dai piccoli Comuni italiani, i sindaci chiedono di essere messi nelle condizioni di lavorare meglio, di avere un’indennità che consenta loro di vivere dignitosamente, di avere diritto alla pensione, di avere concretamente l’opportunità di raggiungere gli obiettivi per i quali sono stati eletti, realizzare un programma che non è affidato solo ai funzionari del Comune» ha sottolineato il presidente del Consiglio nazionale di Anci, Enzo Bianco intervenuto a chiusura della prima sessione dei lavori.

In mattinata tanti i temi affrontati tra quelli cari ai primi cittadini delle piccole comunità, in particolare le strategie in campo e le buone esperienze dei Comuni nel contrasto allo spopolamento che è stato il filo conduttore del primo panel dell’Assemblea a cui hanno partecipato anche imprenditori di attività strategiche per il territorio come il presidente e amministratore delegato di Eolo Spa Luca Spada.

anci gornate olona

Il ministro punta il dito contro l’austerity

Il ministro Fraccaro ha invece puntato il dito contro le politiche economiche d’austerità considerate responsabili della contrazione degli investimenti sul territorio: «sono stati anni nei quali lo Stato centrale ha scaricato sui Comuni e sui più deboli tutti i sacrifici. Come governo stiamo cambiando linea e vogliamo creare i presupposti per una crescita sostenibile e inclusiva – ha detto il ministro -. Abbiamo stanziato 1 miliardo e 900 milioni direttamente ai Comuni e, con sorpresa anche di molti burocrati, questi soldi sono già stati quasi tutti spesi. La fiscalità sarà al centro della prossima manovra e del dibattito che avremo con la Commissione europea. Il nostro obiettivo – ha annunciato – è quello di chiedere più margine a livello centrale per trasferirlo proprio ai Comuni».

Fontana rilancia la richiesta di Autonomia

«Come Regione abbiamo messo in campo numerose iniziative per rispondere alle esigenze che servono ai sindaci ma per essere più efficaci ci vuole l’Autonomia – ha spiegato il Governatore lombardo Attilio Fontana -. Un’azione tra tutte quelle che potremmo fare sarebbero ad esempio l’istituzione delle Zes, le zone a economia speciale che consentirebbero di sistemare tante situazioni di squilibrio come avviene ad esempio sulle zone di confine. Sono iniziative che potremmo fare ma è chiaro che finché non abbiamo la possibilità di decidere su queste materie dobbiamo aspettare le decisioni di Roma che non sempre vanno nelle direzioni auspicate. L’autonomia vuole dire poter decidere e far decidere i territori, vuol dire fare in modo che le scelte vengano dal basso. Chi dice che con l’autonomia si spacca l’Italia o lo decide senza sapere ciò di cui parla o lo dice in malafede».

Il Presidente di Anci chiede la revisione dell’abuso d’ufficio

Tra le richieste più forti della giornata di lavori c’è sicuramente quel del presidente Enzo Bianco che è tornato a chiede con forza una revisione del reato di abuso d’ufficio che spesso ha fatto finire i primi cittadini sulla graticola per poi essere prosciolti: «siamo tutti d’accordo che ci debbano essere delle norme che colpiscano gli amministratori che per un interesse privato violano le leggi – ha spiegato Bianco – ma oggi c’è una norma generica sull’abuso d’ufficio che fa si che molti amministratori finiscono sulle pagine dei giornali come indagati e poi, nel 90% dei casi, vengono prosciolti. La reputazione nel frattempo è stata duramente colpita».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 05 Luglio 2019
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  1. Agostino De Zulian
    Scritto da Agostino De Zulian

    Sostengo la tesi che vorrebbe che ai Comuni (Ente a diretto contatto con il Cittadino) debbano essere assegnati ancora maggiori compiti amministrativi (se il cittadino non sia in grado di farne a meno direttamente da solo o in collegialità) e questa idea la conservo gelosamente. Ma per dare valore a questo indirizzo servano Enti di maggiori dimensioni. Il tutto lo riassumo con un principio “MENO SINDACI, PIU’ PRO LOCO”. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10219016903274996&set=pcb.10219016926515577&type=3&theater

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