Varese dice no alle trivelle dei petrolieri
Vince una mozione contro il nuovo Texas a cui si oppongono il Pd, le liste civiche, Sel e la maggior parte della Lega Nord. Approvato anche il parco della Bevera dove però c'è la cava Italinerti
No alle trivelle e sì al parco della Bevera. Il consiglio comunale sceglie il verde, con due voti ambientalisti e bipartisan, che hanno un po’ scompaginato i soliti schieramenti politici. Qualcuno spera che l’istituzione del parco sovracomunale delle Bevera possa portare a una revisione della posizione sulla cava Italinerti, ma non è affatto scontato che quanto accaduto ieri sera in consiglio comunale possa dare ragione ai comitati ambientalisti. Tuttavia, il comune ha approvato praticamente all’unanimità, con un lungo applauso finale di tutti i consiglieri, la nuova convenzione sul Plis della Bevera (parco locale di interesse sovracomunale). dando maggiore peso al comune stesso. Quest’ultimo ha circa la metà del territorio e dunque si accollerà anche la maggiorparte dei costi di gestione, da concordare tuttavia con i comini di Cantello, Arcisate, Malnate, Viggiù, Induno.
L’assessore Stefano Clerici (foto) ha presentato il provvedimento, diversi ambientalisti erano presenti in sala. Dentro i partiti si discute se con un Plis dove Varese conta di più ci siano maggiori margini per cambiare la carte in tavola sulla cava Italinerti, ma in teoria la regione ha confermato le escavazioni.
Ma il consiglio comunale di ieri sera ha regalato anche altre sorprese. E’ stata votata a a maggioranza ad esempio, una mozione del Pd, firmata da Fabrizio Mirabelli, in cui si impegna il comune a opporsi alle ricerche della società Mac oil spa. L‘azienda aveva presentato un progetto in regione per una serie di trivellazioni nella provincia. Non che Varese sia in predicato di diventare il nuovo Texas, ma comunque queste attività potrebbero, secondo Mirabelli, creare dei danni alle aziende zootecniche del comune, e agli agriturismo. Legambiente si era già opposta ma altri consiglieri sostenevano invece che opporsi alle sole ricerche di una società di idrocarburi non fosse così rivelante, dato che i permessi erano solo per pozzi esplorativi. Al voto (nella foto) c’è stata la sorpresa: la Lega che ha votato con libertà di coscienza e si è schierata in maggioranza contro le trivelle tranne i fedelissimi del sindaco.
A favore dello stop alla Mac Oil hanno votato: Cammarata (5 stelle), Civati (Pd) Conte (Pd) Corbetta (Pd) Cordì (Sel) Infortuna (Pd) Lazzarini (Lega) Miedico (Pd) Mirabelli (Pd) Moroni (Lega) Niada (Lega) Nicoletti (Ml) Oprandi (Pd) Porrini (Lega) Realini (Lega) Roggia (Lega) Ronca (Varese&luisa). Contrari alla mozione erano invece: Chiodi (Pdl) D’Aula (Pdl) Fontana (sindaco Lega) Galparoli (Pdl) Giampaolo (Pdl) Grassia (Pdl) Monti (Lega) Pramaggiore (Pdl) Crespi (Pdl) Zagatto (Lega). Assenti al voto: Battaglia (Pdl) Cosentino (Pdl) Puricelli (Pdl) Imperatore (Udc) Morello (Udc) Parravicini (Lega).
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