Da Busto a Novara per un laboratorio di stampa in carcere
L’associazione bustocca Brughiera CàDaMat ha avviato un progetto nel Carcere di Novara. È così che è nato il brand "am@netta"
L’associazione culturale Brughiera CàDaMat è orgogliosa di annunciare di aver raggiunto un accordo con la Direzione e con l’Ufficio Trattamento della Casa Circondariale di Novara per l’apertura di un nuovo laboratorio professionale all’interno dell’Istituto di via Sforzesca, che dal 1° agosto si aggiunge alle attività socio-lavorative che già collaborano all’elaborazione di percorsi più efficaci per la rieducazione e il reinserimento degli “ospiti” del carcere novarese.
Nello specifico, si tratta di un laboratorio di stampa su tessuto per la personalizzazione di t-shirt e altri gadget, nato un anno fa come start-up artigiana all’interno dell’associazione bustocca, che tra i propri fini statutari ha proprio la sensibilizzazione in merito alla condizione carceraria nel nostro Paese e il supporto agli Enti che si occupano di detenuti e del loro recupero come cittadini attivi. Il laboratorio – denominato am@netta, come il primo brand di magliette a tema due ruote creato dall’associazione, tutte con delle manette all’interno del disegno – è ospitato in un locale adiacente la Tipografia, e mira a espandere la propria azione ben oltre il “mercato” cui ha fatto riferimento fin ora, proponendosi a privati e associazioni di ogni genere, così da incontrare un pubblico sempre più vasto e poter estendere questa occasione formativa a un numero crescente di detenuti.
«Per questa seconda metà di 2019 –precisa, infatti, Camilla Pensa, segretaria di Brughiera CàDaMat– abbiamo concordato con i vertici della Casa Circondariale di Novara di partire con l’assunzione di un lavorante, ma ci siamo posti il comune impegno di arrivare a coinvolgerne almeno un altro entro l’inizio del prossimo anno. Una piccola dei piccoli passi che si confà con la nostra giovane realtà e, soprattutto, può consentirci di continuare a parlare di un tema così spinoso con ironia e spensieratezza, senza l’assillo dei numeri e senza sminuire l’ottica rieducativa del tutto, in cui crediamo quanto l’Istituto che ha scelto di ospitarci, investendo spazi e risorse».
«Anche grazie al gioco di parole con cui abbiamo siglato le nostre t-shirt – continua Matteo Tosi, presidente del sodalizio bustocco -, in questo anno di motoraduni ed eventi a due ruote, abbiamo raccolto mille sorrisi e tanta solidarietà, e avremmo infiniti amici da ringraziare, a partire da Plotterfilms by So.L.Ter., che ci ha donato tutti gli strumenti necessari a implementare questa attività. Ma il nostro grazie più grande, oggi, va senza dubbio alla Casa Circondariale di Novara, perché la fiducia che ci sta concedendo – compresa la disponibilità della Polizia Penitenziaria – ci permette di dare a questo laboratorio il senso che voleva avere fin dall’inizio. Fare una cosa “a manetta”, infatti, vuole dire farla fino in fondo, e per noi era importante non fermarci alle parole, ma riuscire a coinvolgere concretamente qualcuno in cerca di una seconda occasione».
Il primo appuntamento dove incontrare i frutti di questo laboratorio è già stato fissato: la HAT Sanremo-Sestrière 2019, una manifestazione non competitiva dedicata agli appassionati del cosiddetto adventouring, una vera e propria maratona su due ruote che il primo weekend di settembre porterà motociclisti di tutta Europa, lungo sterrati, sentieri e strade bianche, dalla città del Festival a uno dei passi più famosi del Piemonte e di tutte le Alpi Occidentali.
«Il legame con le due ruote –conclude Davide Fazio, vice presidente di Brughiera CàDaMat– è sublimato anche dal claim ‘freedom dreamers’ che campeggia su ogni nostra t-shirt in tema, ma abbiamo già collaborato anche con una squadra di pallanuoto e una di calcio femminile, con un teatro e con dei locali per degli specifici eventi musicali. Insomma, cerchiamo gente e associazioni che mettano passione in quello che fanno e che abbiano voglia di darci una mano ad aiutare chi lavorerà per noi e a far conoscere il nostro piccolo laboratorio, nonché l’importanza di simili iniziative. Perché può capitare a tutti di sbagliare, e compito di tutti è non lasciare che qualche pregiudizio tarpi le ali a chi vuole tornare a custodire la propria libertà (e i propri affetti) come la cosa più preziosa di cui ognuno di noi dispone».
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