A Busto Arsizio il secondo tribunale della Lombardia
Con l’accorpamento voluto dal decreto legislativo appena varato si amplia il bacino d’utenza della procura. L’assessore Crespi: “Sarà un esempio virtuoso di amministrazione giudiziaria”
Una competenza territoriale di 80 comuni. Un bacino di utenza di un milione di utenti, oltre all’intero “sistema Malpensa”.
Sono questi i numeri della nuova super procura di Busto Arsizio fuoriuscita dal cilindro del ministro Severino, che ha messo nero su bianco il taglia e cuci della giustizia italiana. Anche la provincia di Varese è stata toccata, e con importanti novità: la sede distaccata del Tribunale di Luino verrà accorpata a Varese. I “distaccamenti” di Saronno e Gallarate a Busto Arsizio e le attuali sedi di Rho e Legnano, ora sotto Milano, verranno convogliate su Busto.
Un risultato che incorona la città come il principale polo giudiziario della provincia e soprattutto il secondo della Lombardia.
Ce la farà ad assorbire questo carico di lavoro?
«Sì, ce la farà e mi spingo anche a dire che lo farà in modo virtuoso – spiega l’assessore al comune di Busto Arsizio Mario Crespi, avvocato, che nel 2007 ebbe la delega alla giustizia per coadiuvare la realizzazione del nuovo palazzo di giustizia bustocco. E non è escluso che il ministro Severino, probabilmente a conoscenza delle doti eccellenti dei vertici di questa procura, abbia scelto di far ricadere su Busto una competenza che le spetta sul piano organizzativo».
Il decreto legislativo licenziato dal Governo prevede nei primi articoli che i magistrati e le cancellerie delle sedi che chiudono vengano trasferiti nei poli individuati come città di riferimento per l’accorpamento della giustizia. Si tratta di verificare i tempi entro i quali questo sarà possibile dal momento che “gli spostamenti del personale nelle sedi accorpanti potranno essere diluiti in 18 mesi, ma per l’attuazione della delega ci sono 5 anni di tempo, anche se l’accorpamento va fatto subito dove c’è la possibilità”.
Attualmente rientrano nell’accorpamento sotto Busto Arsizio anche le sedi distaccate di Saronno (1 solo magistrato) e di Malpensa (che in realtà è non solo un cuore a se stante, ma addirittura superiore per volumi di lavoro a Busto Arsizio).
Rho e Legnano, che oggi stanno sotto la competenza della procura di Milano, diventeranno di pertinenza bustocca.
«In questi due poli dell’amministrazione della giustizia, Rho e Legnano, tuttavia, già da sei mesi non si celebrano le cause – conclude Crespi. Qui il problema principale sta nel fatto che i magistrati che operano in queste sedi sono di Milano. L’assestamento principale, quindi, graverà sul piano logistico proprio sullo spostamento di personale che per la maggiore vive fuori provincia».
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