Cammina cammina siamo arrivati a Coira
La capitale dei Grigioni ci accoglie dopo una settimana di cammino. Bella anche l'ultima tappa con tanto verde e sentieri perfetti per camminare
Una settimana a piedi con circa 160 chilometri nelle scarpe e 3mila metri di dislivello a salire e altrettanti a scendere. Il rientro a Coira, da dove eravamo partiti in treno per Costanza, avviene nel migliore dei modi. Una giornata calda con un bel sole e la fortuna di un tracciato che spesso resta all’ombra.
Maienfeld ci ha trattato benissimo. Siamo arrivati nelle prime ore del pomeriggio con un bel sole, poi è iniziato a piovere, ha smesso per farci andare a cena e ha ripreso per tutta la notte. Stamattina alle sette ancora un cambio con il sole e il cielo azzurro. Il sentiero parte con una leggera salita in mezzo ai vigneti che si estendono per centinaia di metri fino a valle. In poco più di un’ora si arriva a Malans e da lì a Igis, dove facciamo una prima sosta lunga. Alle porte del paese c’è un castello delizioso, nascosto dalle alte piante, ma da lontano appare in tutta la sua ricercata architettura.
Il tracciato corre a mezza costa e ci permette di vedere diversi ecomostri nella valle a partire dall’autostrada il cui rumore arriva anche a chilometri di distanza. Non resta quindi che salire per evitare tutto quell’intreccio di attività con la ferrovia, la strada cantonale, le diverse aziende. Si passa da aree e aziende agricole e in un’ora ancora siamo a Zizers e poi a Trimmis dove ci fermiamo per il pranzo. Giusto un panino e due frutti, ma Tomas ha imparato subito una pratica di notevole sollievo per i piedi: metterli a bagno nell’acqua fredda delle fontane. Così rinuncia di buon cuore a una sosta più bucolica per poter copiare quanto ho fatto in un paio di occasioni.
Coira la vediamo da un bel po’. È li sotto, nello snodo della valle. Sappiamo che questa è la tappa più lunga e anche quella con un po’ di dislivello, ma alla fine non sarà così dura anche perché tagliamo gli ultimi pezzi del tracciato e puntiamo dritti alla stazione. Da Trimmis si rivela un su e giù in mezzo al bosco con un terreno magnifico per camminare.
Non abbiamo incontrato nessuno con zaini in spalla, ma tanti ciclisti, camminatori e mamme con i bambini. C’è una grande cordialità sempre. Il “Buen camino” di Santiago da queste parti diventa “Grüezi” e te lo dicono davvero tutti quelli che incontri lungo i sentieri.
Attraversare un bel pezzo di Svizzera a piedi è stata una bella esperienza. Importante per capire potenzialità e problemi per lo sviluppo della Via Francisca. Scriverò presto un articolo riepilogativo e con maggiori informazioni.
Per oggi ci godiamo un caffè e un gelato alla modica cifra di 13 franchi, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. In cambio però all’ufficio turistico di Coira in stazione mi hanno messo un timbro molto bello con la conchiglia di Santiago e non hanno nemmeno chiesto niente in cambio.
Il sito ufficiale della Via Francisca del Lucomagno
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