Oltre mille e 600 visite ai rifugi antiaerei dei Giardini estensi

Boom di visite per curiosi e appassionati. E si pensa già alla “Notte Bianca nei Rifugi della Guerra”, per il prossimo 20 dicembre

Avarie

Un vero e proprio record di visite quello registrato nella giornata di ieri presso il rifugio antiaerei dei Giardini Estensi, evento abbinato con la manifestazione “Agrivarese” che, complice la bella giornata, ha attirato sul posto davvero tanta gente.

Sin dalla mattinata il Gruppo Speleologico Prealpino ha allestito, nei pressi dell’ingresso del bunker sotterraneo, un nfo-point per iscriversi e prendere parte ad uno dei numerosi gruppi in visita lungo il tragitto sotterraneo.

A partire dal primo pomeriggio si è poi verificato un vero e proprio “assalto” da parte dei visitatori, i quali giungevano come un fiume in piena provenienti soprattutto dai Giardini Estensi, dove erano allestite postazioni e stands riguardanti aziende agricole, venditori di prodotti biologici nonché Associazioni ed Enti che si occupano di natura e territorio.

Per ore all’ingresso del rifugio antiaerei si è formato un lungo serpentone di persone in attesa di poter entrare, mettendo a dura prova le capacità degli speleologi impegnati nella gestione dell’evento.

Tutti però sono stati accontentati senza troppo attendere, aggiudicandosi venti minuti di visita nel tunnel sotterraneo che, da via Lonati, sbuca in via Copelli nei pressi della piscina comunale, attraversando la collina dei Giardini per una lunghezza totale di 140 metri.

Da qualche anno l’Amministrazione Comunale di Varese attraverso l’Assessorato all’Ambiente, Benessere e Sport e il Gruppo Speleologico Prealpino sono promotori della rivalutazione di questi particolari siti di interesse storico, organizzando aperture al pubblico in concomitanza con eventi cittadini e raccogliendo prenotazioni per quanto riguarda le richieste da parte di scuole ed Associazioni.

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Il rifugio antiaereo dei Giardini Estensi è uno dei sette realizzati in città, che vennero costruiti in tutta fretta nell’inverno del 1944 per offrire protezione alla cittadinanza, seriamente minacciata dai bombardamenti alleati che miravano alla distruzione della fabbrica di aerei da guerra “Aermacchi”, obiettivo strategico a quel tempo ubicato nel rione di Masnago. Molti di questi rifugi purtroppo non sono più accessibili, alcuni si trovano all’interno di proprietà private ed altri sono ormai fatiscenti e pericolanti, tuttavia il Gruppo Speleologico Prealpino da alcuni anni si è offerto di renderne visitabili due ancora disponibili, quello dei Giardini Estensi e di Biumo Inferiore.

Un plauso alle guide Daniele Negretto, Annamaria Raineri e Elena Castiglioni che si sono prodigate non poco per evitare il formarsi di una gran folla all’ingresso, accompagnando ogni 20 minuti gruppi composti da una cinquantina di persone per far visitare, osservare e fotografare i punti più interessanti e caratteristici del rifugio, raccontando loro la storia della sua realizzazione e le vicende umane che ne hanno caratterizzato l’utilizzo, tra momenti di sconforto e di speranza sotto i bombardamenti.

Presso il gazebo degli speleologi posizionato all’ingresso del bunker, la professionalità di Claudia Crema e Donatella Vergobbi hanno fatto davvero la differenza per riuscire a registrare tutti i visitatori, fornire loro brochures e indicazioni di massima riguardo la visita, organizzando e coordinando nel contempo i numerosi gruppi da affidare alle guide.

Per rendere ancora più interessante e attraente l’iniziativa, gli esperti Andrea Degrassi e Gabriele Pagani hanno anche allestito una mostra fotografica e di reperti bellici risalenti alle due guerre mondiali, particolare che ha attirato ancor più l’attenzione, soprattutto degli appassionati e dei più piccoli.

Dopo questa fortunatissima e ben riuscita manifestazione, gli speleologi stanno già pensando all’ultima apertura annuale dei rifugi antiaerei, evento previsto nella serata di venerdì 20 dicembre dalle ore 21.00 alle 23.30 in occasione della “Notte Bianca nei Rifugi della Guerra”.

Sarà un’iniziativa rivolta a tutti coloro che desiderano sfuggire per qualche ora al freddo dell’inverno godendosi il tepore e il mistero dei luoghi sotterranei, visitando e ammirando la realtà dei due rifugi antiaerei cittadini ancora visitabili. In questo caso è però indispensabile la prenotazione, effettuabile scrivendo a info@speleoprealpino.it

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2019
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