I metalmeccanici approvano la piattaforma del nuovo contratto
In provincia di Varese hanno votato quasi 13mila lavoratori. Ora si inizia la negoziazione tra Fim, Fiom e Uil e le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal
Il responso dei lavoratori metalmeccanici sulla nuova piattaforma contrattuale è stato positivo. Ora potrà iniziare la negoziazione del nuovo contratto collettivo nazionale. Secondo i dati forniti da Fim, Fiom e Uilm, le aziende in cui si sono svolte le assemblee sono state 6.104 per un totale di 684.946 dipendenti. Hanno votato 358.184 lavoratori (pari al 74,21% dei presenti nei giorni di votazione) e di questi 338.193 (95,78%) hanno votato Sì e 14.898 (4,22%) hanno votato No. Le bianche sono state 3.560 e le nulle 1.289.
In provincia di Varese sono state coinvolte circa 180 aziende per un totale di 240 assemblee. Hanno votato 12.950 lavoratori (oltre il 62% dei presenti nelle aziende) e il 93% ha approvato le richieste da presentare a Federmeccanica per lo sviluppo della trattativa. «Questi dati confermano la grande capacità di Fim-Fiom-Uilm di parlare, discutere e coinvolgere i lavoratori e le lavoratrici metalmeccaniche ed avere da loro una grandissima condivisione alle proposte presentate» è il commento dei tre segretari provinciali Nino Cartosio (Fiom), Fabio Dell’Angelo (Uilm) e Paolo Carini (Fim Cisl dei laghi).
Dopo l’approvazione della piattaforma, si apre la contrattazione con le associazioni datoriali, ovvero Federmeccanica e Assistal. Il sindacato ha dichiarato che i suoi obiettivi sono: aumentare il salario, estendere i diritti, contrastare la precarietà e migliorare la condizione di vita e di lavoro anche per rilanciare l’industria a partire dal settore metalmeccanico che rappresenta la spina dorsale dell’economia italiana.
Il settore metalmeccanico negli anni della crisi, tra riorganizzazioni e ristrutturazioni, sha perso 300 mila posti di lavoro, mentre nello stesso periodo il costo del lavoro è rimasto costante e vi è stata una crescita del valore aggiunto, attestatosi nel 2017 allo stesso livello del 2007. Una ricchezza che secondo Fim, Fiom e Uilm andrebbe redistribuita ai lavoratori con la contrattazione di secondo livello.
L’aumento del salario previsto dalla piattaforma è pari all’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022. Si chiede inoltre il miglioramento delle relazioni industriali, dei diritti di partecipazione e delle politiche attive. Nella piattaforma si parla anche di contratto delle competenze, inquadramento, formazione. E ancora, welfare integrativo, ambiente, salute e sicurezza sul lavoro, mercato del lavoro e appalti, orario di lavoro, diritti e tutele e percorso democratico.
I tre segretari nazionali dei sindacati metalmeccanici, ovvero Marco Bentivogli (Fim Cisl), Francesca Re David (Fiom Cgil) e Rocco Palombella (Uilm), hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto.
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