Presentato il progetto della viabilità attorno al nuovo ospedale unico
Incontro in Regione per definire quali opere viabilistiche saranno necessarie per il nuovo grande polo sanitario che sorgerà a Beata Giuliana: rotonde, controviali, cavalcavia e bretella
L’assessore all’urbanistica del Comune di Busto Arsizio Giorgio Mariani ha incontrato la regione per mettere a punto il piano per la viabilità attorno al nuovo ospedale unico che sorgerà nei prossimi anni a Beata Giuliana, su un terreno che sta al confine col Comune di Gallarate.
Il progetto presentato da Mariani prevede la realizzazione di nuove rotonde, di controviali sul Sempione e di due nuovi collegamenti viari: uno è il cavalcavia della bretella che unirà Pedemontana alla ss 33 e l’altro è il collegamento tra via Quintino Sella e la ss 33 per creare un deflusso di mezzi attorno all’area dell’ospedale.
Il progetto, che ha un costo stimato di circa 12 milioni di euro, andrà a modificare l’intera area e dovrà tenere conto anche dello sviluppo dell’area ex-Mizar (progetto che sembra poter andare in porto, ndr) e del campus sportivo di Beata Giuliana con l’avvento del Palaginnastica e di altre strutture sportive a contorno.
I controviali e le rotonde
Partendo dal Sempione sono previsti controviali su entrambi i lati per agevolare l’entrata e l’uscita di auto da entrambi i lati (ospedale e Mizar). Sono previste nuove rotonde, una all’altezza dei Vigili del Fuoco e una che colleghi la via Quintino Sella e la nuova bretellina che costeggerà l’ospedale.
La tangenziale nord e la bretellina
Nel progetto viabilistico è previsto anche un viadotto lungo 140 metri che rappresenta ilprimo trattao della variante alla 341 di cui si parla da molti anni e che collegherà la 336 all’altezza dell’Amsc sempre con la 336 ma all’altezza di Vanzaghello-Castano. L’opera viaria passerà sopra i binari della ferrovia, sulla ss336 e sopra il Sempione (previsto un piccolo tunnel subito dopo la nuova rotonda dell’ospedale e lo spostamento dell’ingresso in ss336 attuale di qualche decina di metri più a sud).
Il sottopasso di Sant’Anna
A queste opere si collegano anche quelle che stanno per partire (sempre che Rfi non mandi tutto a monte col progetto del terzo binario tra Gallarate e Busto Arsizio) per il sottopasso di Sant’Anna che parte dalla rotonda di via Minghetti e va a collegarsi con una nuova strada che passerà a nord di Sant’Anna per ricongiungersi con la via per Cassano Magnago, all’altezza del cavalcavia della 336.
«Con questo progetto – spiega l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani – vogliamo adeguare l’intero comparto allo sviluppo previsto nei prossimi anni. Abbiamo chiesto di mantenere l’ingresso in 336 dal Sempione semplicemente spostandolo di qualche metro».
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