Figli poco sicuri perché troppo protetti: Alberto Pellai incontra i genitori
Lo psicoterapeuta svela le fragilità dei genitori e offre soluzioni per affrontare le diverse tappe dell'età evolutiva dei figli nell'incontro gratuito di lunedì 28 ottobre ore 20.45
“L’iper protezione dei genitori di oggi non aiuta i figli a crescere sicuri”. Ne è convinto Alberto Pellai, noto psicoterapeuta dell’età evolutiva e ricercatore dell’Università di Milano, che lunedì 28 ottobre alle ore 20.45 sarà a Casale Litta per l’incontro “Famiglia felice, come crescere figli sicuri dotati di autostima” rivolto a genitori, educatori e insegnanti.
Punto di partenza per il dibattito è un paradosso sempre più evidente nelle relazioni tra genitori e figli, per cui i primi “tendono ad intervenire in maniera super protettiva nella vita reale dei figli, ostacolando invece di facilitare le esplorazioni dei figli” spiega Pellai citando ad esempio il fatto che di solito oggi ai preadolescenti è vietato di girare in bicicletta da soli per paura che si facciano male. Per contro invece, gli stessi genitori, tendono a non entrare nella vita digitale dei figli, sottovalutandone i pericoli: “La realtà dei social non è sconnessa da quella reale, e reali sono le conseguenze, come dimostrano i fatti di cronaca tra cui, eclatante, la vicenda della chat “The shoa party” finita su tutti i giornali settimana scorsa”, spiega Pellai.
Altro elemento chiave su cui riflettere è quello delle aspettative: “È come se i genitori avvertissero l’esigenza di avere figli perfetti, che non sbagliano mai – racconta l’esperto – un’aspettativa questa che mette in bambini e ragazzi che non si sentono autorizzati a fare errori. Ma in realtà imparare dai propri errori è fondamentale nell’età evolutiva”.
Per aiutare i genitori a superare queste contraddizioni, proprie di nostri tempi, Pellai propone il metodo Famiglia felice “che non significa proporre un’utopia in cui esistono solo sentimenti positivi – avverte – ma al contrario una dimensione reale, dove i genitori imparano a crescere i propri figli, che sono reali, all’interno di un principio di realtà fatto anche di tristezza, dolori e frustrazioni che non vanno negati, respinti o sminuiti come troppo spesso tendiamo a fare, ma affrontatati sostenendo i figli con sicurezza in tutte le emozioni. Altrimenti la crescita diventa confusa, caotica, iper eccitata”.
Emblematico in questo senso è “il tema della morte, evitato il più possibile ai bambini – racconta Pellai – dalla morte del criceto nascosta comprandone uno uguale o al funerale del parente cui si preferisce non far partecipare i bambini. Siamo la prima generazione di adulti priva di riti per piangere”, afferma Pellai.
“Stessa cosa avviene con le separazioni dei genitori – aggiunge – di cui i bimbi spesso restano all’oscuro fino a quando la mamma o il papà non escono di casa”.
Tutti aneddoti che tratteggiano la fragilità dei genitori di oggi, che hanno bisogno di recuperare quella “tranquilla autorevolezza responsabile”, che è tipica del mondo adulto e che in passato era coltivata nella rete reale della famiglia allargata per cui era l’intero villaggio a sostenere la crescita del bambino – racconta Pellai – nella realtà più frammentata che viviamo oggi l’interesse della vicina di casa, della zia o dell’amica alla crescita del figlio è percepita non come una risorsa ma come una minaccia o una critica”.
Di questo e delle piccole e grandi sfide educative che le mamme e i papà affrontano nelle diverse tappe dell’età evolutiva di un figlio, si parlerà nell’incontro con Alberto Pellai in programma per lunedì 28 ottobre alle ore 20.45 nella palestra comunale di Casale Litta (in via Fratelli Cervi).
L’evento, a partecipazione libera e gratuita, è rivolto a genitori, familiari ed educatori ed è promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con le insegnanti della scuola primaria.
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