“Il fuoco non lascia tracce”, il processo Piccolomo torna in tv
Un giorno in pretura ripercorre le tappe delle udienze al killer delle mani mozzate accusato dell’omicidio della moglie. Domenica la seconda puntata
Tra il 19 e il 20 febbraio 2003 Marisa Maldera, 49 anni, tre figli, morì tra le fiamme dell’auto guidata dal marito, Giuseppe Piccolomo.
L’uomo venne condannato tre anni dopo a un anno e mezzo a seguito di patteggiamento per omicidio colposo. Ma quella triste vicenda non era ancora finita. Perché l’insistenza delle figlie fece riaprire le indagini e solo qualche mese fa alla Corte d’Assise di Varese si celebrò il processo per omicidio volontario che ha portato alla condanna all’ergastolo il sessantanovenne di Corato, già in carcere per l’omicidio di Carla Molinari, l’anziana assassinata nel 2009 a cui vennero mozzate le mani.
Questa storia, quella della terribile fine di Marisa è stata ripercorsa nella prima puntata di Un giorno in pretura, il programma Rai in onda la domenica sera alle 20.30 sul terzo canale. “Il fuoco non lascia tracce” è il titolo dei due episodi in cui si dipana la puntata, ma è anche la frase che le figlie di Piccolomo, Cinzia e Tina, hanno affermato di aver sempre sentito in bocca al padre, frase pronunciata come minaccia.
Nella prima puntata sono stati ripercorsi i passi salienti dei fatti, ma è stata anche ricostruita la temperie famigliare di Marisa e Giuseppe: sono sfilati di fronte al giudice i testi che sono intervenuti quella sera per prestare i primi soccorsi dopo l’incendio.
Parte della puntata ha consentito anche di ripercorrere gli esperimenti fatti nella cava di Caravate sulle auto similari a quella guidata da Piccolomo quella sera (una Volvo Polar) e date alle fiamme, come pure altre prove effettuate sulle condizioni delle auto a seguito di numerosi “roll-over”, ribaltamenti che Piccolomo affermò avvennero quella sera.
La tesi della difesa era difatti quella di un incendio innescato dalla sigaretta fumata dalla donna venuta a contatto appunto durante il ribaltamento con la benzina contenuta in una tanica.
Secondo l’accusa invece Piccolomo avrebbe inscenato l’incidente per innescare subito dopo le fiamme all’auto con la moglie intontita dai tranquillanti, fingendo un tentativo estremo di salvataggio, che non c’è stato.
La seconda puntata, condotta come sempre da Roberta Petrelluzzi, domenica sera.
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