Gli autotrasportatori: “Dobbiamo diventare veri e propri imprenditori”

Dall’Assemblea annuale dell’A.S.E.A., Associazione Spedizionieri ed Autotrasportatori della provincia di Varese, tenutasi di recente nella Città giardino presso il Centro Congressi Ville Ponti, emerge un quadro della situazione simile a quello manifestatosi all’assemblea Univa di Busto Arsizio.
«Siamo tutti sulla stessa barca e non potrebbe essere altrimenti – conferma la Presidente A.S.E.A. Emanuela Bertoni –. Il dato che ci ha enunciato il presidente della Camera di Commercio, Bruno Amoroso è emblematico: nel solo primo trimestre di quest’anno l’industria manifatturiera ha registrato un calo del 5,6%. Ciò si riflette ovviamente anche su di noi perché significa minore quantità di merce da trasportare oltralpe».
Paolo Uggè, il leader nazionale di F.A.I.-CONFTRASPORTO afferma che «la differenza tra le nostre imprese e quelle europee deriva dalla mancanza di scelte di sviluppo infrastrutturale coordinato, che in Italia sono venute meno. Il deficit, in tal senso, non riguarda solo le strade, ma anche le ferrovie, così ne risente la capacità di gestire le merci che arrivano ai nostri porti. Non facciamo in tempo a vantarci dell’arrivo di un colosso come Ikea, esempio di delocalizzazione al contrario che puntualmente dobbiamo registrare la sua recente lamentela nei confronti del porto di Genova, che impiega almeno nove giorni per distribuire le merci. Subiamo le conseguenze di una mancanza di visione politica che non ha risolto la questione del “tempo”, che se è denaro lo è proprio in un settore come il nostro». 
Inoltre, se i vertici di Confindustria a Busto Arsizio hanno espresso il pensiero che la politica deve decidersi a venire in aiuto alle imprese, prima di tutto ascoltandole, perché la ricrescita sarà possibile solo «collaborando tutti insieme – continua Uggè -. Siamo dovuti intervenire per ribadire, dati alla mano, che gli incidenti stradali aumentano quando non circolano gli autocarri, proprio perché così le automobili vanno più veloci. Ne consegue che a giorni uscirà il nuovo decreto che ristabilirà la circolazione nei venerdì di luglio. Insomma, così si lavora male, si sprecano, appunto, tempo ed energie preziose ed a Roma avranno sempre la scusa buona se tra noi associazioni varie non ci si confronta per il bene di tutti».
I massimi vertici locali e nazionali concludono scrollando la categoria: «Dobbiamo diventare veri e propri imprenditori, non possiamo più permetterci di considerarci semplicemente autotrasportatori! Quindi è ora che le nostre imprese comincino a vedere la formazione non solo come un costo ma come una crescita imprenditoriale, ormai indispensabile per riuscire a rimanere sul mercato». A tal proposito il Segretario Generale di A.S.E.A., Mauro Ghiringhelli, conferma che «come di consueto abbiamo la possibilità di ospitare la maggior parte dei corsi, gratis e non, all’interno della nostra sede di viale Aguggiari 8, con conseguente abbattimento di costi. Visti i tempi che corrono ciò non è da sottovalutare»