Gli Alpini si dedicano alla “Colletta Alimentare”
Le penne nere: «Uniamoci tutti agli alpini della Sezione di Varese per aiutare le centinaia di migliaia di persone che in Italia soffrono la povertà»

Da più di 22 anni la Colletta Alimentare è l’evento di solidarietà più partecipato in Italia. Ogni anno centinaia di migliaia di persone si mettono a disposizione per aiutare i più poveri, attraverso un gesto di grande semplicità ma di sicura ed estrema efficacia.
Tra le organizzazioni che sin dal primo momento hanno affiancano il Banco Alimentare vi è l’Associazione Nazionale Alpini, una realtà che testimonia la solidarietà come segno tangibile dei propri valori fondanti, riassunta dal motto “Onorare i morti, aiutando i vivi”.
La Sezione A.N.A. di Varese, guidata dal Presidente Franco Montalto e alla quale compete larga parte del territorio della provincia, attraverso i 78 Gruppi Alpini di cui si compone offre agli organizzatori della Colletta Alimentare un significativo apporto di volontari, con alcune centinaia di alpini distribuiti presso i vari punti vendita che aderiscono all’iniziativa.
La qualità di questa partecipazione è però duplice. Da un lato gli alpini offrono braccia robuste e una garanzia di presenza certa ed operosa; dall’altro portano il loro Cappello con la penna, così che agli occhi dei cittadini il bellissimo gesto di donare cibo per i più poveri si sovrappone alla consapevolezza che dove vi sono gli alpini vi è garanzia di generosità disinteressata. Uno stile che certamente accomuna A.N.A. e Banco Alimentare ma che il simbolo della penna nera rende evidente senza alcuna necessità di mediazione.
La collaborazione tra Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Varese e Banco Alimentare è organizzata in tutte le 10 Zone di competenza, così da garantire la miglior copertura possibile e rispondere meglio alle esigenze del Banco Alimentare, affiancandone i numerosi volontari.
«Uniamoci tutti agli alpini della Sezione di Varese per aiutare le centinaia di migliaia di persone che in Italia soffrono la povertà: acquistiamo e doniamo alimenti a lunga conservazione, che poi la rete del Banco Alimentare distribuirà alle strutture caritative convenzionate perché il nostro aiuto giunga nelle mani di chi soffre», dicono gli organizzatori.
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