“E se vi dicessimo che la benzina a Varese costa 1 euro e mezzo?”
Una provocazione, ma non troppo: chi ha la carta sconto benzina in fascia A paga poco più di così. A ricordarlo un benzinaio del capoluogo, che racconta la difficoltà di lavorare tormentato dalle brutte notizie sulla benzina
«Ma lo sa che un titolo come quello ci mette in ginocchio?» Dire che è preoccupato, il benzinaio varesino Massimiliano Sassi, che ha la pompa a Biumo inferiore, è poco: l’articolo “Prezzi benzina, la gita oltre confine conviene” letta dal suo punto di vista è una campana a morto per la sua attività. «Se non per sempre, almeno per venti giorni: perchè chi legge, legge il titolo e mica va a guardare che poi voi fate le differenze tra il prezzo pieno e quello con la carta sconto…E intanto va in Svizzera senza sapere se la situazione è cambiata».
Una preoccupazione vera, perchè quella del benzinaio, a Varese, è decisamente una attività in bilico. Nel caso dell’articolo, il problema non è la correttezza delle informazioni: la media, al momento in cui si scriveva, era davvero intorno agli 1,80 euro a prezzo pieno, anche se i prezzi variano da 1,72 a 1,88 e sono in continua discesa, tanto che 1,80 euro al litro sta per diventare un prezzo massimo. Ma il conto continua a essere così: tra il prezzo pieno della benzina in Svizzera e il prezzo pieno in Italia, la differenza è consistente. Chi vive tra Gallarate e Busto può davvero prendere in considerazione una gita sul confine con la scusa di qualche sagra, e “rifarsi della benzina”: sempre naturalmente che i prezzi in Svizzera non si alzino, o non peggiori il tasso di cambio tra franco e euro.
Ma quello che di solito non si evidenzia è che a quelle cifre i varesini, e tutti quelli che stanno nella fascia A, devono togliere sempre 18 centesimi ad ogni litro: cioè, quanto ammonta lo sconto benzina. «In Svizzera quasi tutti i benzinai mettono il costo al litro in franchi e in Euro, ma noi non possiamo fare lo stesso con il prezzo con lo sconto. E la gente mica fa i conti, o almeno non sempre… Eppure, sapendo che la differenza è di 4 o 5 centesimi, non passerebbero la dogana in massa, togliendo soldi alle imprese italiane. Guardi, nella mia pompa di benzina il prezzo è 1,769. Meno diciotto centesimi fa 1,589. Davvero un varesino ha sempre convenienza?».
Se la convenienza per chi è nella fascia A della carta sconto è una questione di risparmio che si gioca sui centesimi e quindi è necessario decidere di volta in volta se il gioco "vale la candela”, per i benzinai varesini la questione è vitale: «Da quando hanno messo la nuova tassa sulle accise, la diminuzione di benzina erogata da parte dei varesini è di oltre il 30%. Paradossalmente, i benzinai gallaratesi che vendono a prezzo pieno hanno subito una diminuzione di poco più del 10%». In compenso i prezzi della benzina, per i benzinai, sono un cappio sempre più stretto: «all’inizio del 2012 un litro di benzina da me costava 1,668 euro, questa settimana è 1,789. Dopo avere toccato la punta massima, nei primi giorni di aprile, di 1,859 euro al litro». I prezzi stanno scendendo continuamente, dopo i controlli sulla correttezza dei prezzi. «Un altro elemento da segnalare ai consumatori: sennò continuano ad andare in Svizzera, convinti di risparmiare un sacco».
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