Dopo trent’anni di attesa apre il cantiere delle stazioni

I lavori dureranno 30 mesi ma i primi risultati saranno visibili da subito: si lavorerà per aree e ogni area completata sarà visibile e usufruibile. Da lunedì si comincerà davanti alla sede di Confartigianato: il parcheggio resterà chiuso fino ad aprile

Comune di Varese - Giunta

L’annuncio è stato fatto dal sindaco, Davide Galimberti, con la squadra di governo della città quasi al completo: «Dalla prossima settimana il cantiere delle stazioni prenderà sempre più forma. Un intervento storico che la città aspetta da oltre trent’anni e che darà un riassetto diverso al comparto, sotto il profilo urbanistico, della sicurezza e della viabilità».

La solennità è d’obbligo, non solo perché si materializza la realizzazione di un progetto che la città aspettava da troppo tempo, ma soprattutto perché è dalla riqualificazione delle stazioni, un’area di 50mila metri quadrati, e delle relative ricadute positive sul quartiere di Giubiano che potrà nascere quella che l’amministrazione ha già ribattezzato “La città del domani”. «Fin da quando abbiamo fatto il famoso click che ha portato al finanziamento straordinario – ha spiegato Galimberti – siamo sempre stati convinti che questo progetto porterà ad una importante rigenerazione urbana. Da settimana prossima ci sarà un cantiere che i cittadini potranno toccare con mano».

Galimberti si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa parlando di «un clamoroso buco ereditato dalla vecchia amministrazione che  all’inizio rendeva impossibile pensare a nessun tipo di investimento».

Andrea Civati, assessore ai Lavori pubblici, snocciola i particolari di questa fase del progetto, senza nascondere un certo orgoglio per questo annuncio tanto atteso. «È come dare un nuovo biglietto da visita per la città – ha detto l’assessore – Il cantiere durerà 30 mesi ma i primi risultati saranno visibili da subito: si lavorerà per aree e ogni area completata sarà visibile e usufruibile. Fino ad ora non è stato tutto fermo: si sono fatte molte cose». Una delle difficoltà era rappresentata dal fatto che quell’area è piuttosto densa di sottoservizi urbani, quali acqua, gas e luce. «Abbiamo dovuto procedere ai distacchi senza effetti negativi per gli abitanti – ha continuato Civati -. Da lunedì si comincerà a lavorare davanti alla sede di Confartigianato: il parcheggio verrà chiuso e comincerà il rifacimento della pavimentazione, del verde e dell’arredo urbano. L’area rimarrà chiusa fino ad aprile poi si riaprirà il parcheggio, che verrà leggermente ridotto (dai rendering risultano essere la metà, ndr)». In totale l’intervento sull’area stazioni porterà alla installazione di oltre 16 mila metri quadrati di nuova pavimentazione in pietra naturale che donerà un aspetto totalmente diverso, moderno e curato della zona. Saranno invece quasi 300 i nuovi alberi che costituiranno il nuovo verde di quasi 9 mila metri qu

Gli attraversamenti ora esistenti in viale Milano diventeranno protetti con un semaforo. I tre edifici nella zona verde saranno demoliti nelle prossime settimane e inizieranno anche i lavori al parcheggio in via Del Ponte. «Si procederà alla ripavimentazione – ha precisato Civati -. Verrà pedonalizzata anche piazza Biroldi con una superficie lapidea grigia (in pietra di basalto ndr). Con il parcheggio Del Ponte ci saranno 330 posti, a cui si aggiunge il parcheggio Metropark che aumenterà di 50 posti  e piazzale kennedy con altri 150 posti. il nuovo verde interesserà 9000 metri quadrati in più rispetto ad ora. Il triangolo dietro la stazione cambierà lo skyline della città».

 

IL PROGRAMMA DEI LAVORI
A partire da lunedì 13 gennaio inizieranno i lavori di demolizione nelle due piazze e in via Del Ponte. Poi si procederà con il sottopasso, da piazzale Trieste a via Del Ponte e a seguire tutto il resto. Durante i lavori, avverranno dei restringimenti di viabilità: ma il flusso da piazza Repubblica a viale Belforte verrà sempre garantito.

Nelle prossime settimane poi si procederà all’abbattimento degli edifici degradati: cinque nell’area dietro la stazione Fs e tre oggi presenti tra piazzale Trieste e viale Milano. A seguire si passerà sulla via Del Ponte su cui inizieranno i lavori che uniranno il quartiere di Giubiano e il nuovo parcheggio Multipiano in costruzione proprio a fianco dell’Ospedale del Ponte,  direttamente con viale Milano.

«Vorrei però evitare la tortura della tempistica: quando non si fanno le cose si è sempre puntuali, quando si fanno cantieri, e pure grandi, i tempi sono meno certi» ha sottolineato Civati.

Il progetto è stato realizzato dallo studio “OBR Paolo Brescia e Tommaso Principi”. La consulenza per il nuovo verde è stata dall’architetto Franco Giorgetta. Per il Comune il progetto è stato seguito dall’architetto Franco Andreoli e dall’architetto Mauro Maritan.

I COMMENTI DELLA GIUNTA
La Città Giardino non poteva non avere un occhio di grande attenzione al verde come ha ricordato Daniele Zanzi, vicesindaco e assessore polizia locale: «L’architetto paesaggista Franco Giorgetta, che ha una grande esperienza in Italia e all’estero, ha trovato soluzioni che renderanno innovativo il progetto di Varese . Le 200 magnolie scelte sono in gran parte di specie diverse particolare che renderà la nostra città la terza al mondo per la presenza di specie di questa pianta.  Una straordinaria caratteristica che con la varietà garantirà fioriture da inizio marzo a fine maggio».

Roberto Molinari, assessore Servizi sociali, ha parlato dell’utilità del progetto anche in relazione all’aumento della popolazione anziana, una fetta di popolazione che arriverà al 25 per cento. «Il fatto di costruire un nuovo centro anziani – ha detto l’assessore – va in quella direzione. È quasi nel centro cittadino, ma qui tenderà ad allargarsi, in una zona di forte recupero».

Secondo Cristina Buzzetti, assessore al Bilancio, la realizzazione del progetto stazioni crea un effetto “contagio” molto positivo. «Questo progetto fa sentire i suoi effetti anche su iniziative correlate – ha commentato Buzzetti -. Dal progetto si sta sviluppando un masterplan con elementi di rigenerazione urbana nel comparto di Biumo e nell’area dell’ex macello. Senza questa partenza non ci sarebbe stata la possibilità di pensare e realizzare un progetto unitario così ambizioso. È una vera e propria rivoluzione del pensiero sulla città per i prossimi anni».

Rossella Dimaggio, assessore all’Istruzione e pari opportunità, ha sottolineato l’importanza del progetto per l’attrattività della città. «La renderà adatta ai bambini e alle famiglie – ha commentato Dimaggio – perché il progetto ha un aspetto di accessibilità, attrazione, inclusione e convivenza che può far pensare famiglie giovani di scegliere Varese per viverci. È su questo piano che bisogna sforzarsi di agire. Concepire le città solo a misura di macchine, questo mondo non se lo può più permettere».

Soddisfazione è stata espressa anche da Stefano Malerba, presidente del consiglio comunale: «Tutto si può fare meglio, ma questo progetto ha dimostrato come questa amministrazione sia riuscita, dopo tanti anni, a fare un intervento che ci connetterà con il resto del mondo, in primis con la città metropolitana».

Alla conferenza stampa erano presenti anche i consiglieri comunali Alessandro Pepe, Lorenzo Macchi ed Emilio Corbetta, Marisa Coletta e Giuseppe Pullara.

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Pubblicato il 11 Gennaio 2020
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