L’aria migliora, revocate le limitazioni in provincia di Varese
Gli ultimi dati e le previsioni porteranno da giovedì la revoca delle limitazioni a Varese e Como
Da giovedì 30 gennaio vengono revocate le misure temporanee di primo livello nei comuni con più di 30.000 abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Como e Varese. Restano invece attive nelle province di Milano, Monza, Lodi Pavia, Bergamo, Cremona e Mantova.
«Le concentrazioni di Pm10 -ha spiegato l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo- hanno fatto registrare valori in generale miglioramento nella maggior parte della Regione. In particolare, a Como e Varese in cui sono attive le misure temporanee di primo livello, si è registrato il primo giorno inferiore al limite che, unito a previsioni favorevoli alla dispersione consente la revoca delle misure temporanee».
Le misure temporanee di primo livello riguardano il traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano, obbligo spegnimento motori in sosta), il riscaldamento domestico (limitazione all’uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 2 stelle compresa, riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni), l’agricoltura (divieto di spandimento liquami zootecnici) e divieto assoluto di combustioni all’aperto (accensione di fuochi, falò, barbecue, fuochi d’artificio).
In ogni caso, in situazioni come questa, è bene mettere in atto quelli “comportamenti virtuosi” per ridurre l’inquinamento. Arpa ha così diffuso un elenco di consigli per rendere le proprie attività ad un impatto ambientale minore (leggi qui). Nello specifico si consiglia di guidare a basse velocità e con un regime costante per quanto possibile e di rispettare i limiti di temperatura imposti per legge (20°C edifici residenziali) e se possibile abbassare la temperatura di un grado.
Questione a parte quella che riguarda stufe e camini che sono ritenuti i responsabili della metà delle emissioni di PM10 in atmosfera. Per questi motivi oltre ai consigli per ridurre l’impatto delle accensioni degli impianti a legna Arpa invita “non utilizzare l’impianto di riscaldamento a legna nei periodi critici, se disponibili altri sistemi di riscaldamento tradizionali a gas metano o gasolio, perché comunque è più inquinante delle altre tipologie impiantistiche”.
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