Foresta amazzonica a rischio, 300 studenti incontrano l’attivistà Atucà Guaranì
L'appuntamento è per mercoledì 12 febbraio, quando a Busto si parlerà di come lo sfruttamento senza fine, nella ricerca avida di una fittizia ricchezza, cancella nomi, individui e intere culture
La foresta Amazzonica è un bene dell’umanità e va preservato, così come le culture originarie della foresta ci hanno insegnato e ci insegnano. Eppure, nell’oblio e nella dimenticanza, nell’indifferenza e nella superficialità si consuma ancor oggi, dai tempi del Colonialismo ispanico portoghese – europeo, in fondo- un genocidio che colpisce le popolazioni indigene e noi tutti. È da questa considerazione che prenderà avvio un incontro che coinvolgerà oltre 300 studenti del Liceo Candiani Bausch di Busto Arsizio.
L’appuntamento è per le 11 di mercoledì 12 febbraio quando sul palco del Teatro San Giovanni Bosco sarlirà un testimone di eccezionale importanza: Atucà Guaranì. L’attivista parlerà della sua popolazione d’origine, l’etnia Guaranì appunto, una delle più importanti e vitali della foresta Amazzonica. Ma come i nomi anche le persone, gli individui, sono ‘cancellati’. Nella furia di uno sfruttamento senza fine, nella ricerca avida di una fittizia ricchezza, in nome del dio denaro sono cancellati nomi, individui, intere culture.
L’incontro con Atucà sarà un incontro di pace e consapevolezza: la denuncia della violenza non sarà occasione di rabbia, ma di critica costruttiva. Riscoprire la cultura originaria dell’etnia Guaranì ci aiuterà a comprendere meglio quale può essere un nuovo modo di vedere il mondo, la Natura ed il nostro esistere sul pianeta terra. Dalla musica alle abitudini quotidiane, dai valori fondanti alla vita materiale, l’incontro di mercoledì sarà un itinerario reale e virtuale in un mondo più rispettoso della vita in tutte le sue forme.
L’incontro si inserisce nel più articolato lavoro didattico di Green school, che vede il Candiani Bausch, i suoi docenti e gli studenti insieme a tutti gli operatori della scuola quotidianamente impegnati nella tutela dell’ambiente, dalla raccolta differenziata allo studio attento dei fenomeni attuali. Perché si sa: l’ignoranza genera mostri. L’Amministrazione della Città di Busto Arsizio ha dato il suo patrocinio all’iniziativa.
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