Dipendenti comunali, si va allo sciopero
I lavoratori del Comune chiedono di aumentare il fondo per il salario accessorio. L'amministrazione invece ribadisce le risorse stanziate: nessun accordo davanti al Prefetto. "Sciopero a maggio"
"Fumata nera" nella vertenza tra Comune di Gallarate e dipendenti comunali: mercoledì 18 aprile, c’è stato l’incontro tra Amministrazione comunale, rappresentanti sindacali e prefetto di Varese. E ora i lavoratori si preparano allo sciopero, nella seconda decade di maggio.
La riunione davanti al Prefetto era volta a trovare una conciliazione su due argomenti principali, come previsto dalla legge: le modalità per la costituzione del fondo destinato al salario accessorio dei dipendenti comunali e la partecipazione dei sindacati ai processi riorganizzativi dell’ente.
Se sul secondo punto si è arrivati ad un accordo (momenti di aggiornamento e confronto tra Amministrazione e Rsu), "le posizioni sono rimaste distanti, invece, per quanto concerne il primo tema", come conferma una nota ufficiale del Comune di Gallarate. I sindacati hanno infatti ribadito la richiesta di aumentare le risorse per il fondo (si chiedono 208mila euro in più) mentre l’Amministrazione comunale intende confermare quelle individuate pochi mesi fa con atto della Giunta, "in applicazione delle norme che regolano la materia". L’Amministrazione, superati i tempi tecnici che si sono resi necessari per le elezioni sindacali, ha comunicato "di poter sottoporre alle organizzazioni provinciali e ai rappresentanti Rsu del Comune un’ipotesi di accordo già elaborata". E ancora Palazzo Borghi ricorda "che la costituzione del fondo per il salario accessorio è esclusiva prerogativa dell’Amministrazione e che possono essere discusse al tavolo delle trattative solo le modalità di erogazione", come aveva ribadito meno di una settimana fa il sindaco Edoardo Guenzani.
Lavoratori e sindacati – che hanno sempre parlato di scelte che fanno pagare ai dipendenti le scelte di bilancio fatte in passato – avevano protestato in modo evidente anche prima dell’ultimo consiglio comunale, quello che prendeva in esame il bilancio di previsione 2012. «Ora ci prepariamo allo sciopero» annuncia Paolo Schiavone, delegato Rsu del Comune. «Pensiamo al periodo tra il 10 e il 15 maggio, sempre che nessuno indica un altro sciopero prima di noi, vista la vertenza sulla riforma del lavoro». La Rsu contesta l’applicazione delle norme in modo considerato retroattivo sul 2011, ma anche le scelte previste sul 2012: «C’è già una decurtazione di 600mila euro. E l’amministrazione prevedono anche di aumentare le posizioni organizzative (quadri intermedi, ndr) da 12 a 14» attacca ancora Schiavone.
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