“Il defibrillatore? Dovrebbe esserci in ogni evento sportivo”
Dopo il "caso Morosini" abbiamo intervistato il dottor Macrelli, medico del Verbano Calcio, da molti anni attivo sui campi dei tornei dilettanti
In serie D c’è l’obbligo del medico solo per la squadra di casa e un’ambulanza pronta per l’uso nei pressi del camp di gioco, ma già dall’Eccellenza non ci sono norme da seguire.
«Come Verbano Calcio – continua il dottor Macrelli (nella foto sulla panchina rossonera, foto da Verbano Calcio) – abbiamo già fatto richiesta per tenere il defibrillatore durante le partite. Questo punto credo sia determinante perché il defibrillatore è un elemento che può salvare la vita e può essere adoperato anche da chi non è medico: basta anzi avere seguito un corso particolare. Credo che per il futuro si debba considerare l’opportunità di mettere uno di questi dispositivi a disposizione ad ogni manifestazione sportiva. Per quanto riguarda le visite mediche agonistiche invece, credo che siano valide e soprattutto in provincia di Varese siano fatte da veri professionisti che non lasciano nulla al caso. Certo, bisogna stare al passo con i tempi e innovarsi sempre, ma nel nostro territorio ci sono molti validi medici specializzati in questo settore. Purtroppo – conclude Macrelli – la medicina non è una scienza esatta e bisogna tener conto che esistono l’imprevedibile e l’imponderabile».
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