Titanic 3D al cinema ancora campione di incassi
La pellicola nelle sale dopo 15 anni in una nuova versione che aumenta la sensazione di essere a bordo della barca. In Italia al primo posto della classifica
Titanic è tornato al cinema per i cento anni dalla tragedia. Chi pensava che venisse affondato si è dovuto ricredere. Il film di James Cameron del 1997, che ha lanciato definitivamente Leonardo di Caprio e Kate Winslet, era diventato il marggior incasso di tutti i tempi con 1,8 miliardi di dollari rastrellati in tutto il mondo (poi battuto da Avatar che ne incassò 2,5). Questa riedizione in 3D, fortemente voluta dal regista, pare proprio non abbia deluso le aspettative del pubblico, almeno di quello italiano. Negli Stati Uniti ha incassato bene per essere un “vecchio” film, ma non è salito ai vertici della classifica. In Italia è stato il maggior incasso dello scorso fine settimana battendo tutti i film di nuova uscita come il nuovissimo Biancaneve o l’adrenalinico e mitologico La furia dei Titani.
Ma cosa rende affascinante questo grande film entrato di diritto nella storia del cinema? Non le star presenti, non gli effetti speciali, non la banale storia d’amore, non il 3D. Lo rendono unico l’universalità della storia ben raccontata, l’attesa per un finale che certamente non può essere cambiato, la nave che affonda quasi in tempo reale con lo scorrere della pellicola, l’effetto di essere (anche senza le tre dimensioni) sulla barca mentre va a picco. Avvincente, coinvolgente, con un ritmo che non fa sentire le 3 ore e 15 minuti di durata, rendono questo film un capolavoro entrato di diritto nella storia del cinema.
Già nel 1997 i critici scommettevano che sarebbe stato un flop, che la pellicola avrebbe affondato la carriera di regista e attori, esattamente come la nave, allora potenza supertecnologfica, fu distrutta dalla natura. Risultato: 11 oscar, maggior incasso di tutti i tempi, situazioni e frasi entrati di diritto nell’immaginario collettivo (“ti fidi di me?”; “Sono il re del mondo”, “Salti tu salto io”).
Cosa aggiunge il 3D? Dopo 15 anni la nuova tecnologia è stata lanciata e rivoluzionata proprio da Cameron con il suo Avatar. Lo stesso regista ha seguito personalmente l’adattamento di Titanic a questa nuova tecnica: sono stati spesi 18 milioni di dollari per l’”esplosione” della pellicola in 3D. I costi sono già stati tutti ripagati e chi ha visto il risultato assicura che è sicuramente migliore di molti film che hanno sfruttato la nuova tecnica solo per fini commerciali. Secondo lo stesso Cameron si rende ancora maggiora la sensazione dello spettatore di essere sulla barca che affonda. Forse non ce n’era bisogno, ma se al cinema la maggior parte dei film di oggi vi sembrano insulsi e senza particolari emozioni, vale la pena incoraggiare la riedizione di capolavori del cinema.
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