Castellanza, picchia la compagna 20enne incinta: arrestato dai carabinieri
Il 50enne aveva precedenti per violenza nei confronti della ex-compagna e della madre. I militari della stazione di Castellanza hanno arrestato un secondo uomo che maltrattava la moglie
Due arresti per maltrattamenti in famiglia in due ore. Il lavoro dei Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio non si ferma in questi tempi difficili e l’attenzione sul tema della violenza contro donne e minori rimane alta.
I carabinieri della stazione di Castellanza nell’arco di due ore, nella tarda serata di giovedì, tra le 23.00 e le 01.00, hanno effettuato due diversi arresti in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e lesioni in due diverse circostanze, entrambe a Castellanza.
Nel primo caso gli uomini dell’Arma hanno arrestato un 50enne residente in città, disoccupato, pregiudicato (peraltro per maltrattamenti nei confronti di una precedente e diversa compagna e, ancora prima, della madre convivente). I militari, a seguito di segnalazione telefonica giunta al 112 che segnalava una violenta lite in corso, hanno rintracciato l’uomo in mezzo alla strada ancora intento a percuotere con calci e pugni la propria convivente, una giovanissima 20enne, italiana, incinta.
La vittima è stata trasportata in pronto soccorso dell’ospedale di Legnano da dove veniva dimessa con prognosi giorni 7 s.c. per “ecchimosi su varie parti del corpo e sugli arti inferiori e superiori”. L’uomo, in più circostanze, negli ultimi tre mesi, si era reso responsabile di analoghi episodi di maltrattamento nei confronti della giovane convivente, mai denunciati ed aggravati dallo stato di gravidanza della vittima.
Dopo poche ore gli stessi carabinieri di Castellanza hanno arrestato per lesioni e maltrattamenti, un 35enne di origini mediorentali, comunque residente a Castellanza da molti anni, artigiano, incensurato, regolare sul territorio nazionale.
I militari, anche in questo caso a seguito di segnalazione telefonica giunta al 112, sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo dove lo stesso aveva poco prima aggredito la propria coniuge convivente, un 50enne di origini orientali. Anche in questo caso la donna, a seguito, di quanto avvenuto, è stata curata in pronto soccorsovenendo dimessa con prognosi di 5 giorni per lesioni multiple al volto ed al corpo. Le forze dell’ordine, anche in questa vicenda hanno ricostruito le violenze e le vessazioni nei confronti della donna a partire addirittura dal 2016.
Ricordiamo che, nonostante la quarantena, i centri antiviolenza sono attivi e contattabili per avere supporto e aiuto concreto.
Qui ne trovate alcuni
“Per le donne in difficoltà i numeri antiviolenza rimangono attivi”
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