Lega, il congresso bis fila liscio
Votazione senza problemi, dopo l'annullamento per il pasticcio delle schede contestate. I militanti. "E' stata una bella giornata"
Toni distesi, niente drammi. Ieri è stata una giornata di votazioni per eleggere 47 delegati leghisti, provenienti dalla provincia di Varese, da inviare al congresso nazionale della Lombardia del carroccio. Le operazioni si sono volte a Cazzago Brabbia, nella sede della circoscrizione leghista, a sua volta scuola quadri del partito, e c’è una buona notizia per i militanti padani: è andato tutto bene. Le votazioni si sono svolte regolarmente, dopo che lo scorso 11 marzo c’erano state contestazioni sul numero delle schede depositate – non corrispondenti al numero dei votanti – una circostanza che la corrente maroniana aveva stigmatizzato con forza, e sui giornali si era persino paventata la possibilità di brogli.
La decisione di rifare la votazione è stata presa dal segretario provinciale Maurilio Canton. Quest’ultimo aveva ridimensionato i termini del problema: si trattava solo di due schede contestate, probabilmente una disattenzione al momento dello scrutinio, o forse prima, ma in ogni caso era stato lo stesso segretario provinciale a dichiararsi disponibile a rivedere tutte le operazioni, come in effetti è poi avvenuto.
Il clima in casa leghista oggi è più disteso. «E’ stata una bella giornata per tutto il movimento» sintetizza per tutti, ad esempio, Gianluigi Lazzarini, consigliere comunale di Varese, e membro del direttivo provinciale. I congressi dei delegati provinciali sono molto importanti perché fanno da griglia di partenza per il congresso nazionale che dovrà eleggere il nuovo segretario della Lombardia, il successore di Giancarlo Giorgetti (per statuto la regione è una nazione). Perché allora tanta tensione fino a ieri? Il motivo è di confronto interno tra le varie anime. I maroniani contano di poter conquistare la maggioranza a suon di voti, grazie a una base più estesa. Ma sono anche scottati da quanto accaduto a Varese, dove il segretario è stato nominato su indicazione di Umberto Bossi, e cercano di tenere alta l’attenzione sulle dinamiche interne. Secondo gli esponenti di questa corrente i 47 delegati eletti, sarebbero 33 maroniani e 14 bossiani, ma alcuni fanno conti del tipo 35 a 12, e tuttavia non è escluso che la Lega più vicina all’entourage della famiglia Bossi faccia a sua volta degli altri calcoli, tutto è possibile.
(nella foto: Renzo Bossi, Umberto Bossi, Maurilio Canton)
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