La fase 2 delle librerie: “Abbiamo imparato tanto in questo periodo”
Francesca Boragno racconta questi mesi di chiusura e la riapertura: "Vedere quanta strada fa una persona per venire da te a scegliere un libro è un qualcosa che ti fa ragionare"
In queste settimane di chiusura la situazione era ribaltata: non erano più i lettori ad andare in libreria, erano i librai ad andare a casa dei lettori. «Vedere quanta strada fa una persona per venire da te a scegliere un libro è un qualcosa che ti fa ragionare» dice oggi Francesca Boragno, libraia della storica libreria di via Milano a Busto Arsizio.
Da qualche giorno il negozio ha potuto riaprire le sue porte accogliendo i lettori, con misure di sicurezza e dopo la santificazione, ma queste giornate di chiusura non saranno sprecate e, anzi, serviranno per immaginare un nuovo modello. «Ci siamo messi un po’ in discussione e potrebbe essere una scommessa per cambiare anche il modo di porci e interpretare il lavoro in un modo più nuovo».
Un nuovo modello «mezzo e mezzo in cui il libraio ti aiuta sempre». Ma in ogni caso, dopo mesi di serrande abbassate «il tornare a vedere dei visi è comunque un grande piacere».
Tutta l’intervista è disponibile nel video qui sopra.
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