Distanze e precauzioni nei diversi momenti: così si vive la prima domenica con la messa
Dopo il terremoto del Covid degli ultimi due mesi, il sole e un vento leggero salutano le celebrazioni del mattino della prima domenica con le messe di popolo. A volte celebrate anche all'aperto
Meno gente e anche tante precauzioni anche ”minime” nei vari momenti del rito: un sacrificio fatto volentieri, dai fedeli che oggi sono tornati a celebrare la messa domenicale, dopo la ripresa delle celebrazioni lunedì scorso.
Alle 8.30 nella chiesa parrocchiale di Azzate ci sono già una sessantina di persone, piccola sorpresa visto che invece alla messa delle 11 sono circa trentacinque le persone.
AzzateÈ una limitazione necessaria, quella dei posti: a San Vittore, la basilica di Varese, i posti sono limitati a 140. Sulle panche – lo raccontavamo già nei giorni scorsi – ci sono i cartellini che indicano dove sedersi o – in altre realtà – dove non sedersi. Anche a Saronno le panche si riempiono “a scacchiera”,. è così in ogni paese, città, cittadina..
In tutte le realtà un pezzo importante sono i volontari, che dopo aver vissuto la fase della solidarietà nei giorni del lockdown oggi sono chiamati a vigilare e rassicurare, per garantire il ritorno alla normalità.
In alcune realtà i controlli sono molto rigorosi: ad Azzate Carabinieri in congedo e protezione civile controllano uscita ed entrata della chiesa parrocchiale. La protezione civile misura la temperatura all’ingresso laterale, entrati ci si disinfetta le mani poi ci si siede distanziati. Si esce poi a partire dalle panche in fondo e i carabinieri in congedo invitano a lasciare la piazza e a non fare assembramento. Tutto regolare: la gente sa cosa deve fare e rispetta le nuove norme.
Le precauzioni da adottare, nel foglio affisso nella parrocchiale di GemonioSe il distanziamento dei fedeli e le relative precauzioni riflettono un modo di vivere collettivo a cui ci si sta lentamente abituando (al parco, all’aperitivo, sul treno), non mancano poi altre piccole attenzioni nei diversi momenti: sull’altare sale un solo lettore per tutte le letture; le offerte non si consegnano a mano nel cestino ma si depositano solo nelle cassette posizionate all’ingresso, i foglietti vengono portati da casa.
Gallarate: in Basilica la capienza è stata limitata a 200 persone, su 480 posti a sedere normalmente disponibiliNon manca anche qualche messa all’aperto a Gemonio ad esempio è stata celebrata nel verde intorno alla chiesa romanica di San Pietro, mentre in parrocchiale si è vissuto il momento con il consueto (ormai consueto) distanziamento sulle panche. Nel nord della provincia la giornata è stata particolarmente favorevole per la grande messa sul lungolago organizzata a Germignaga (nella foto che apre l’articolo): oltre 150 persone erano presenti in località Boschetto dove don Marco Mindrone ha officiato le celebrazioni per la ricorrenza cristiana dell’Ascensione. La protezione civile ha disposto alcuni comi in plastica colorati che hanno consentito di mantenere un corretto distanziamento sociale. Messe all’aperto della parrocchia di Germignaga e Brezzo di Bedero sono previste anche in giornata (qui località e orari).
ComabbioMessa all’aperto a Comabbio: è una bella giornata di sole sul piazzale alto sulla collina sopra al lago. Dopo il terremoto del Covid negli ultimi due mesi, c’è un vento leggero.
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