Cgil, primo sindacato nei settori pubblico e scuola
Soddisfazione è stata espressa dai vertici del sindacato che, a livello provinciale, ha registrato un'alta adesione tra i lavoratori
«Siamo soddisfatti dei risultati conseguiti in queste ultime consultazioni per le RSU – commenta Franco Stasi, segretario provinciale della Cgil – Rispetto alle consultazioni del 2006 abbiamo consolidato la nostra posizione ottenendo, persino, il primato nel campo della scuola. Questo anche grazie alla strenua difesa fatta durante gli attacchi condotti dall’ex Ministro Gelmini ai lavoratori del settore cultura».
Dati alla mano, infatti, nella scuola FLC Cgil, infatti, ha ottenuto il 44,86% dei consensi contro il 31,38% della Cisl Scuola ( in calo dell’1,64%) e della Uil 13,41%. Più staccate le altre sigle: 6,25% dello Snals, lo 0,67% del Gilda, lo 0,92% dei Cobas e l’1,32% dell’Anief. I risultati più entusiasmanti sono stati raggiunti all’Ipc Falcone di Gallarate, dove la Cgil ha ottenuto 5 dei 6 rappresentanti, all’Is Ponti di Gallarate dove ha eletto 4 rappresentanti su 6 e al Newton di Varese con 3 delegati su 6. Ottima la prestazione anche tra i lavoratori dell’Università dell’Insubria dove i delegati Cgil hanno ottenuto il 52,81% dei consensi.
Al di là delle percentuali, balza all’occhio la diminuzione degli aventi diritto al voto: « Nell’ultimo triennio abbiamo assistito a una costante diminuzione del personale – commenta Raimondo Parisi, segretario FLC Cgil – In provincia di Varese, a fronte di oltre 3000 alunni in più, sono spariti 1636 posti di lavoro, di cui 1116 di persone andate in pensione senza che ci siano stati ingressi in ruolo. E il dato è destinato a peggiorare: continuerà la contrazione dei lavoratori, sia docenti che personale ATA, e crescerà il numero degli alunni per classe. Si rischia che la situazione diventi delicata dal punto di vista della sicurezza».
Consensi meno plebiscitari sono stati ottenuti dalla fnzione pubblica della Cgil che, comunque, a livello generale mantiene il primato dei consensi con il 28,20%, contro il 23,53% della Cisl, il 18,33% della Uil e il 28,78% di altri sigle. La crescita più netta viene registrata nelle settore delle agenzie fiscali dove ha ottenuto il 24,15% con un aumento del 13,32%. Aumenti ci sono stati, però, anche negli altri settori: negli enti pubblici non economici ( 20,48% con un aumento del 2,08), nei ministeri 23,71% (+ 4,45%), nelle autonomie locali 37,34% (+5,72%). Solo nel comparto sanitario, la Cgil ha registrato una tenuta delle posizioni con una lieve lievitazione dei consensi, a fronte di una crescita di sigle proprie del settore dove le figure professionali hanno spesso sindacati di categoria dedicati.
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