I vertici di Openjobmetis: “Scola fa la differenza dentro e fuori dal campo”
Il presidente Vittorelli e l'ad Rasizza hanno incontrato il pivot argentino negli uffici milanesi dell'azienda. "I brand di Orgoglio Varese hanno sostenuto l'operazione: chi vuole entrare nel gruppo è il benvenuto"
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Che Luis Scola sia ormai un giocatore della Pallacanestro Varese a tutti gli effetti è cosa certa: il 40enne campione argentino è pronto per la presentazione ufficiale alla stampa prevista martedì 7 alle 18,30 alla Enerxenia Arena ma intanto ha incontrato, negli uffici milanesi di Openjobmetis, i due dirigenti del main sponsor direttamente coinvolti in Pallacanestro Varese.
A fare gli onori di casa nella sede di via Telesio c’erano infatti Marco Vittorelli, che è il presidente della società biancorossa ma anche dell’azienda gallaratese, e Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis e figura di spicco del gruppo “Orgoglio Varese” che sostiene attivamente il club cestistico.
Vittorelli e Rasizza, nelle scorse settimane, hanno seguito con attenzione la trattativa portata avanti da Andrea Conti, Toto Bulgheroni e Attilio Caja: il presidente ha collaborato sfruttando i forti legami intessuti nel tempo con la comunità argentina di Milano (tra cui figura l’ex capitano dell’Inter, Zanetti, amico a sua volta di Scola) mentre Rasizza ha coinvolto i brand che aderiscono a “Orgoglio Varese” per sostenere l’operazione e portarla quindi a termine.
«La leadership di un giocatore della sua caratura potrà fare davvero la differenza per la nostra squadra, dentro e fuori dal campo – ha spiegato Marco Vittorelli a margine dell’incontro con Scola – Il suo carisma, sono certo, sarà determinante per aiutare nella crescita, come atleti e come uomini, i giovani che abbiamo scelto e per l’amalgama di tutto il gruppo».
«È tempo per noi imprenditori varesini di gettare il cuore oltre l’ostacolo – sostiene invece Rosario Rasizza – di supportare una volta in più il nostro territorio. Dimostriamo concretamente di essere al fianco di una società sportiva che è la storia di Varese. Il progetto “Orgoglio Varese” nasce proprio per sostenere lo sport a 360 gradi, promuovendone i valori, partendo proprio dalla principale realtà sportiva. Già numerosi brand hanno scelto di aderire a questo network e mi auguro che presto, dopo una dimostrazione così tangibile – certo complessa, che ha richiesto impegno e notevoli sforzi – come l’arrivo di Scola, anche altri imprenditori scelgano di unirsi a noi».
L’acquisto del pivot argentino, che lo scorso anno ha militato a Milano dopo aver colto la medaglia d’argento ai Mondiali con la sua albiceleste, è ritenuto un “colpo” che va al di là dell’aspetto sportivo, come sottolineano le parole dei due alti dirigenti di Openjobmetis e come avevamo spiegato nei giorni scorsi con QUESTO articolo su VareseNews.
Se infatti il giocatore ha ancora stimoli per scendere in campo a 40 anni (all’orizzonte le Olimpiadi di Tokyo: sarebbero le quinte della carriera con probabile ruolo di portabandiera argentino), a livello varesino i riflessi sono molteplici: l’epidemia di Covid-19 rischiava di fare perdere entusiasmo e partecipazione vesto la squadra di basket che, invece, è tornata subito agli onori delle cronache con l’acquisto di Scola e di – per dirla con la voce di Openjobmetis – disputare una partita fuori dal campo a livello di visibilità, coinvolgimento, engagement dei tifosi, ma anche dei media nazionali e internazionali.
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