Nuovo finanziamento per il progetto della Fondazione Bellora sull’autismo

Dopo il milione e mezzo ottenuto come progetto Emblematico, "Terra e Luna" riceve altri 700.000 euro dal programma Interreg. Coinvolti anche l'Asst Valle Olona e l'Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano

fondazione Bellora rendering struttura per autismo

Dopo essersi aggiudicata un milione e mezzo di euro dal bando dei progetti “emblematici” di Fondazione Cariplo, la Fondazione Bellora ottiene ulteriori 700.000 euro da un programma Interreg. Il tema rimane l’assistenza ai pazienti dei disturbi dell’aspetto autistico.

Il progetto “ Terra Luna” promosso dal bando Cariplo mira a un modello di presa in carico dei pazienti autistici con particolare attenzione al benessere del minore e degli adulti di riferimento. Sono coinvolti anche l’ASST Valle Olona e IESCUM (Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano).

Primo step è la ristrutturazione dello stabile ex Bonomelli, acquisito dalla Fondazione Bellora con l’obiettivo di destinarlo alla creazione di un Centro per l’autismo.
«Sarà un’unità di offerta integrata e completa di supporti socio- sanitari-sociali a sostegno delle persone affette da autismo in tutte le fasi di vita, con particolare affondo sui processi di diagnosi precoce e di presa in carico del sistema utente-famiglia – afferma il Direttore generale della Fondazione, Vanna Barca -. TerraLUNA ha ricevuto inoltre un contributo di 20mila euro della Fondazione UBI Banca per Varese onlus, per l’avvio di un percorso formativo per Tecnici del comportamento.
Con il progetto Autismo avviamo un modello transfrontaliero di cura e inclusione per rispondere alla complessità della presa in carico in una realtà territoriale transfrontaliera che non si discosta sostanzialmente dal panorama europeo e in cui il sistema di risorse dei Servizi sanitari pubblici non riesce a far fronte all’aumento del fabbisogno, essendo investito da un importante incremento di domanda relativa a interventi in ambito evolutivo».

Il progetto propone una sperimentazione di un approccio ABA integrato, pubblico-privato, tenendo conto di tutti gli aspetti dello sviluppo e lavorando su tutti gli ambienti di vita del bambino.  In particolare il progetto si concentra sul miglioramento dell’offerta di servizi socio-sanitari-educativi rivolti ai bambini autistici e alle loro
famiglie favorendo:
1. l’adeguata e tempestiva presa in carico già dalle fasi di esordio del disturbo all’interno di percorsi, trattamenti e reti codificati che orientino e supportino il soggetto e i caregivers alle misure più idonee.
2. l’erogazione di un’offerta terapeutica articolata in grado di rispondere ai bisogni molteplici e complessi potenziando realmente il lavoro di rete e il rafforzamento del supporto strutturato e multi-componenziale al sistema famiglia.
3. l’applicazione di un approccio metodologico al trattamento che vede integrate la tecnica ABA ad altri interventi diretti a facilitare la comunicazione e la relazione e tiene in considerazione tutti gli ambienti di vita del bambino. In questo modello gli interventi e i supporti si ridefiniscono coerentemente e progressivamente secondo stratificazione e tipologia del bisogno orientandosi altresì al tema delle Long Term Care (LTC), ovvero l’assistenza a lungo termine.

Sono partner del progetto:
 IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano.
 Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valle Olona, UONPIA – Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Presidio Gallarate.
 SUPSI Scuola Universitaria della Svizzera Italiana, Dipartimento Formazione e Apprendimento (DFA).
 Cantone Ticino, Sezione della pedagogia speciale e Sezione Scuole Comunali.
 Fondazione ARES (Autismo Risorse e Sviluppo), ente di pubblica utilità senza scopo di lucro, riconosciuto e sostenuto dalle istituzioni del Canton Ticino e dalla Confederazione Svizzera.

Il progetto è stato curato nella sua parte formale dalla società Futura Europa di Milano e vede come stakeholder il Comune di Gallarate, l’ASST Valle Olona-Ospedale di Gallarate, la Regione Lombardia, l’ATS Insubria, ANFFAS Lombardia, l’Associazione delle famiglie Officina 025, le scuole del territorio, l’Associazione Medici di base, Ufficio Scolastico Regionale, la Provincia di Varese.

Afferma il Presidente della Fondazione Bellora, Enrico Colombo: «Il risultato raggiunto è frutto di uno straordinario lavoro di squadra e di una non comune capacità progettuale, che parte dalla conoscenza dei problemi degli utenti e delle loro famiglie. Con la creazione del Centro per l’autismo sarà possibile dare risposte efficaci e globali ai bisogni del territorio, grazie alla collaborazione tra Ente pubblico e Privato sociale, con il prezioso supporto del mondo delle associazioni, della scuola e di virtuose imprese private».

Il Direttore Sociosanitario dell’ASST Valle Olona, Marino Dell’Acqua: «Non posso che esprimere la mia personale soddisfazione per l’ottimo risultato, congratulandomi sia con la Fondazione Bellora sia con la nostra responsabile della Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Gallarate, la dottoressa Mariarosa Ferrario, per l’impegno che hanno profuso per dar vita a questo ambizioso progetto. Sin dal mio insediamento in Azienda, nel febbraio del 2019, confrontandomi con il Direttore generale della Fondazione Bellora, la dottoressa Vanna Barca, unitamente alla dottoressa Ferrario, ho percepito la bontà dell’iniziativa che affronta una problematica ad ampio risvolto sia sanitario che sociosanitario ma soprattutto sociale cercando di trovare soluzioni innovative attivando tutte le risorse possibili sia esse pubbliche che private. Ritengo che tali progetti servano a far comprendere la bontà del nostro Servizio Sanitario Regionale che, come sempre, è d’esempio per la risposta che riesce a dare anche in situazioni di grande difficoltà e complessità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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