Via Selene e la Nuova Esselunga, una grande questione bizzozerese
La rivista on line Bizzozero.net pubblica un'ampia ricostruzione, concludendo con una proposta: "Sarebbe auspicabile che la memoria dell'area fosse preservata intitolandole la nuova bretellina"
![Generico 2018](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/08/generico-2018-1168762.610x431.jpg)
«Negli ultimi giorni in città si è acceso, o per certi versi riacceso, il dibattito relativo alla viabilità che sarà realizzata attorno alla nuova Esselunga in fase di realizzazione al posto dell’ex calzificio Malerba; una viabilità che interesserà da vicino pure Bizzozero e la sua vivibilità, non solo perchè i lavori stravolgeranno anche un lembo del territorio rionale (la Stoppada e via Selene, un’area tra l’altro ambientalmente di pregio), ma perchè avrà conseguenze dirette su tutta la mobilità bizzozerese, e dunque sulla vita quotidiana di tutti i residenti, anche quelli che pensano di potersene disenteressare».
Comincia così il lungo resoconto della “Questione Via Selene” di Bizzozero.net, la rivista online di Bizzozero, a firma Raffaele Coppola. Una questione che, molto più correttamente, per gli gli amici dell’attivissimo bollettino informativo del quartiere, è una “Questione viale Borri-area della Stoppada” perchè proprio in quei punti il cambiamento viabilistico e paesaggistico sarà più importante, in un rione densamente popolato che vede la Presenza di servizi importanti come l’università, l’ATS Insubria, il Molina, l’Ospedale di Circolo, la BTicino, la Prealpi.
Un collegamento che per ora è senza alternative: «Viale Borri percorre di fatto un crinale ai cui lati vi sono due barriere costituite da due scarpate (scarpata della Valle Olona ad est, autostrada e ferrovia ad ovest) che creano dei “tappi” per il traffico (area largo Flaiano, snodo Stoppada-Gasparotto-Europa, snodo Lazzaretto-Salvore-Belforte), rendendo praticamente impossibile la realizzazione di alternative come un asse viario parallello, ed obbligando chi vi si deve recare a percorrerlo per un tratto più o meno lungo, senza poterlo raggiungere solo in un punto specifico, nei pressi della sua meta» spiega Bizzozero.net.
E che, per questo motivo è oggetto di uso improprio di alcune vie: «La zona industriale di Gazzada-Schianno e di Varese Sud, collocata ai bordi di Bizzozero, nella piana di Luco, è raggiungibile dai mezzi pesanti unicamente attraverso viale Borri. Le stradine del centro storico di Schianno risultano troppo strette per tali mezzi, ed il ponte ferroviario di Bellavista (località Stoppada) ne impedisce il passaggio verso via Gasparotto e l’autostrada – spiega l’articolo di Raffaele Coppola – A questi mezzi pesanti si aggiungono quelli diretti alla BTicino e alla Prealpi, i due importanti siti industriali che si affacciano su viale Borri da cui dunque non possono prescindere e che devono percorrere in tutta la lunghezza sino ad arrivare a destinazione».
La nuova viabilità introdotta dai lavori per la nuova Esselunga, dalla rotonda di Larrgo Flaiano che è in via di approvazione, e dalla trasformazione in strada asfaltata di via Selene vogliono risolvere proprio alcuni di questi problemi. Ma: «La realizzazione della terza rotatoria e l’adeguamento di via Selene andranno a stravolgere un’area di particolare rilievo ambientale, che ricade nel perimetro dello storico Comune di Bizzozero, e nota come “Stoppada”»
Sebbene le ultime generazioni di bizzozeresi non vi abbiano mantenuto legami specifici, quest’area è a pieno titolo ascrivibile al quartiere, ed è «Anche cara ai bizzozeresi con più di 50 anni, cioè all’ultima generazione di bizzozeresi cresciuti muovendosi liberamente sul territorio, che qui vi venivano a giocare o a cacciare animaletti di varia natura, rane e rospi in particolare, secondo quello che abbiamo anche ricordato con un indovinello-filastrocca durante il lockdown».
L’area infatti era ed in parte è tutt’ora caratterizzata dalla presenza di acque più o meno permanenti, che hanno favorito una numerosa e varia presenza di diverse forme di vita, sia animale che vegetale: «Un ambiente già negli anni scorsi pesantemente alterato da una crescente presenza umana, soprattutto da parte dei vicini siti industriali vicino all’area residenziale del quartiere di San Carlo: ma ancora oggi gli amanti dell’ambiente trovano qui un’area umida di interesse che ben si rapporterebbe con le altre aree umide, naturali o seminaturali, che si stanno cercando di valorizzare in zona».
Gran parte del destino di tale area però è già stato segnato dall’approvazione, ormai vecchia di anni, a realizzare qui la terza rotatoria e adeguare via Selene al traffico anche pesante. Non a caso tale lembo di territorio è rimasto esterno al perimetro del neocostituito “parco Cintura Verde – Varese Sud”.
Una proposta di minima, se anche su quelle aree è troppo tardi per incidere Bizzozero.net la fa : «Sarebbe auspicabile che la memoria di tale area fosse preservata intitolando a lei la nuova bretellina che collegherà la seconda e la terza rotatoria».
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