Tornata amara per la Lega in provincia di Varese e a Legnano
Tra sorprese e conferme il partito di Salvini è quello che esce con qualche problema. Dopo anni di governo del centrodestra Luino cambia. A Somma Lombardo vittoria schiacciante di Bellaria mentre a Saronno e Legnano ci sarà un secondo turno apertissimo
Gli occhi erano puntati su Luino e Somma Lombardo. E da lì sono arrivate due sberle severe alla Lega. La spaccatura nel centrodestra ha consegnato la città di Piero Chiara sul Verbano a Enrico Bianchi, espressione di un movimento civico che affonda le radici nel centrosinistra. Stefano Bellaria invece si è riconfermato al primo turno doppiando i voti del suo concorrente.
In entrambi i comuni Fratelli d’Italia aveva spaccato la coalizione lasciando la Lega. Il risultato è lì da vedere. Ma le cose per il partito di Salvini non sono andate meglio negli altri grandi centri al voto. A Saronno, a sorpresa, la distanza tra Alessandro Fagioli, sindaco leghista uscente e il suo sfidante Augusto Airoldi è una manciata di voti e il ballottaggio è apertissimo. A Legnano, dove si arrivava al voto da un commissariamento lungo dopo che era stato arrestato il sindaco e mezza giunta, Carolina Toia è nettamente in testa, ma la Lega non sfonda e anche qui il secondo turno sarà apertissimo con Lorenzo Radice lanciatissimo e il Pd che è il primo partito della città.
In provincia il voto ha portato qualche altra novità come a Laveno Mombello dove il centrosinistra perde il comune che va a una vera formazione civica guidata da Luca Santagostino. A Casorate Sempione si conferma sindaco Dimitri Cassani, stessa cosa a Gemonio con Samuel Lucchini e Golasecca con Claudio Ventimiglia.
A Lonate Ceppino la Lega tiene l’amministrazione con Clara dalla Pozza, unica donna eletta in questa tornata. Anche Origgio va a una lista con la Lega che elegge Evasio Regnicoli. A Masciago Primo dove si presentavano due big della Valcuvia, ha avuto la meglio Marco Magrini.
Il Varesotto e il Legnanese confermano così un quadro nazionale dove la Lega sembra aver esaurito la spinta potente che l’aveva portata al governo e a vincere quasi tutte le competizioni elettorali. Ora, in vista del secondo turno a Saronno e Legnano il centrodestra cercherà di contenere la svolta che si è vista nelle urne. Per quanto si tratti di elezioni molto iperlocal, il messaggio è stato forte: dove la coalizione corre spaccata perde, ma anche altrove non è scontato essere maggioranza. Sorrideranno in casa di Fratelli d’Italia perché il messaggio forte è arrivato, vedi Luino e Somma, direttamente da loro.
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