Fogne nel lago a Colmegna per il cantiere, i pescatori: “Buona cacca a tutti”

Polemici i pescatori del Verbano sulla scelta di scaricare la fogna nel lago: “Il potere dei soldi ha vinto questa piccola battaglia“

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Polemici con la scelta delle istituzioni che hanno deciso per lo sversamento fognario direttamente nel Verbano nei pressi del cantiere ANAS di Colmegna, i pescatori dell’Alto Verbano intervengono sulla vicenda con una lunga nota nella quale esprimono la loro posizione.

Bene…. Anzi male! La conferenza dei Servizi organizzata da Provincia di Varese – Settore Ambiente – ha democraticamente votato all’unanimità che lo sversamento fecale, di liquami urinari ed inquinanti vari, quali i detersivi ed altre sostanze liquide, a seguito dei lavori sulla S.S. 394 si farà; siamo però lieti di apprendere che delle griglie fermeranno plastica, pannolini, carta igienica, cotton fioc, e materiali solidi in genere, ma staremo a vedere…

Alla riunione del 28 settembre 2020 erano presenti in qualità di aventi diritto alla delibera la società Verbano SpA, Alfa Srl, Ufficio Territoriale d’Ambito (ATO) di Varese, Regione Lombardia (UTR di Varese), Comune di Luino e Prealpi Servizi Srl; ci scusiamo se abbiamo omesso qualcuno. Come interlocutori invitati: la Commissione italo elvetica sulla pesca e l’ASD Pescatori Alto Verbano, questo giusto per segnalare che “tutti vogliono tutelare l’ambiente” come ha detto uno dei votanti alla fine della riunione. Insomma, quasi tutti candidi e strenui difensori del bene comune per poi dimostrare il contrario quando ci sono di mezzo i soldi o, come lo chiamano, un ottimo rapporto costi/benefici, dimenticando però che i costi sono per molti e per l’ambiente innanzitutto, mentre i benefici sono per pochi.

Assenti, a nostro parere molto, ma molto ingiustificati in quanto deputati alla tutela ambientale ed alla salute pubblica, sono stati ARPA Lombardia e ATS Insubria (assenti nelle ultime due conferenze).
Chi assolviamo, ma solo parzialmente in questa vicenda sono solo la Commissione italo elvetica per la pesca e il Comune di Luino. La prima perché pur non votando e minimizzando i danni in quel tratto di lago si è fatta comunque promotrice di una richiesta di obbligo ittiogenico più congrua di quella a nostro avviso irrisoria proposta da Regione Lombardia.

Il Comune di Luino è stato invece l’unico che inizialmente non ha optato per lo sversamento, orientandosi per la soluzione del metodo “stop system” da parte di un’azienda specializzata motivando anche di essere contrario all’uso dei “bottini” in quanto l’andirivieni programmato per i giorni necessari, ogni 15 minuti di 10 mezzi avrebbe causato un notevole incremento di CO2. Pur non concordando sulla decisione di Palazzo Serbelloni a dare il nulla osta allo sversamento anteponendo il denaro alla salubrità lacustre diamo all’Amministrazione luinese il merito di avere comunque fatto realmente delle concrete valutazioni ambientali sulle proposte di intervento e di non essere preventivamente stata a favore dello sversamento.

Tra le considerazioni dell’Amministrazione luinese invece non comprendiamo “…le valutazioni da parte dell’Ufficio competente di Regione Lombardia e da parte di ARPA Lombardia, che hanno analizzato lo specifico caso considerando che una diluizione nel lago di un litro di reflui, su mille-duemila litri d’acqua, non possono giustificare una spesa così elevata di denaro pubblico.” apparse su un articolo on line, in quanto l’UTR Varese di Regione Lombardia ha da sempre optato per lo scarico diretto valutato in 6 litri al secondo tramite il torrente Colmegnino ed ARPA Lombardia non ha partecipato alle ultime due Conferenze dei servizi. Quindi quali sarebbero tali valutazioni? A noi non sono pervenute, se qualcuno ce le facesse avere ne saremo grati.

E’ stato sicuramente interessante partecipare ad una Conferenza che si è svolta molto e forse troppo democraticamente, dove chi ha fatto le analisi che ci sono state fornite (che non contestiamo) è lo stesso soggetto che ha interessi diretti nei lavori (questo non ci pare corretto) e dove chi, pur conoscendo il problema del collettore segnalato a tempo debito da ANAS (alla quale diamo volentieri atto della segnalazione di esistenza del tubo scusandoci per averle addebitato a volte la causa), lo ha fatto emergere solo ora e con urgenza, dove al solo citare che il fermo del cantiere costerebbe € 8.000,00 al giorno tutti i partecipanti hanno immediatamente e senza indugio smesso le loro posizioni di difensori della natura circa le eventuali alternative optando così per lo sversamento.

Parafrasando il detto latino “Ubi maior minor cessat” ci siamo resi conto di come, nonostante il grande
interesse per l’ambiente citato con enfasi dal rappresentante di un Ente a nome di tutti i partecipanti, il
risultato finale potrebbe essere tradotto in “di fronte al denaro anche l’ambiente può essere deturpato”.

Certo, il potere dei soldi ha vinto questa piccola battaglia e probabilmente avrà la meglio anche altrove, ma sempre meno poiché, come descritto nel libro “Momo” di Michael Ende (che vi invitiamo a leggere), gli uomini grigi non riusciranno a possedere il tempo e, nel nostro caso, l’ambiente.

Buona cacca a tutti i turisti, ai colmegnini, ai maccagnesi, agli utenti della statale 394 ed ai luinesi che se vedranno qualcosa di puzzolente galleggiare non avranno certamente motivo o ragione di lamentarsi….. alla fine non sono che escrementi ben diluiti che vengono proposti ad un ottimo rapporto costi/benefici, no?

Associazione sportiva dilettantistica pescatori Alto Verbano 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Settembre 2020
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