L’appello dei presidenti Pucci e Paleni: “Lombardia, salviamo lo sport di base”
Con l’ordinanza regionale del 17 ottobre sono tantissime le realtà Uisp che rischiano di chiudere. Le parole del presidente provinciale e di quello regionale
«Ho scritto anch’io al presidente Attilio Fontana e all’assessora regionale Martina Cambiaghi: l’ho fatto per sostenere la lettera aperta di Stefano Pucci (la trovate QUI), il nostro presidente regionale, perché siamo seriamente preoccupati per i nostri soci, e per tutte quelle realtà lombarde che, dopo questa ordinanza, sono ancora più a rischio chiusura».
Non nasconde la sua preoccupazione Giacomo Paleni, presidente del Comitato Territoriale Uisp Varese: con l‘ordinanza regionale 620 del 17 ottobre, particolarmente restrittiva nei confronti delle attività sportive di base, le asd Uisp sono a rischio. Dopo il brusco e lungo stop dovuto al lockdown, le realtà associate Uisp hanno fatto importanti investimenti per poter riaprire in sicurezza, spesso riducendo i posti disponibili, e di conseguenza i possibili ricavi, per garantire il distanziamento. Ma con le ultime norme varate dal Governo e soprattutto la stretta finale data dalla Regione, tutti gli sforzi fatti potrebbero essere vani.
«Nessuno sottovaluta la portata della pandemia – specifica Paleni – ma qui stiamo parlando del lavoro di centinaia di persone, oltre che della salute pubblica anche oltre il Covid». Per ora Uisp Varese ha sospeso quasi tutte le attività, «abbiamo lasciato solo alcuni piccoli corsi di “sport non di contatto” – dice Paleni – mi prendo questa responsabilità, ma ho anche scritto alla Regione, proprio perché ci aiutino a capire e ad interpretare un’ordinanza che ha dei punti non chiarissimi, che speriamo vengano interpretati in modo un po’ più favorevole alle realtà sportive».
Un sostegno concreto alla lettera del presidente lombardo Stefano Pucci, che scrive “un accorato appello” al Presidente Fontana e all’assessora Cambiaghi, perché «le migliaia di associazioni che costituiscono un vero e proprio patrimonio sociale, che hanno reso la nostra regione un esempio di sussidiarietà e di coesione, che hanno contribuito a rendere unico il movimento sportivo lombardo, sono davvero al limite» scrive Pucci, denunciando come le precauzioni prese «paiono oggi uno sforzo inutile, anzi quasi controproducente».
Ai vertici lombardi, Uisp Lombardia chiede «di avere fiducia in noi. Fidatevi del mondo dello sport, del suo senso di responsabilità, del dovere, del rispetto delle regole, delle tante capacità che ha saputo dimostrare in ogni occasione. Vi garantiamo che anche stavolta non rimarrete delusi».
A mediare tra sport di base e Regione Lombardia, anche l’assessore varesino allo Sport, Dino De Simone: «Con i colleghi assessori allo sport dei capoluoghi lombardi abbiamo chiesto una chat urgente alla collega regionale Cambiaghi. Nella pandemia si deve lavorare tutti insieme, e da amministratore non posso non far rispettare quello che Regione e/o Stato ci impongono. Ma porremo le nostre considerazioni alla Regione».
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