Se il miglior
Sandrin lavorasse ancora con noi potrebbe chiudere contratti
pubblicitari per milioni di euro. Basti pensare, senza
citarle, che aziende storiche del territorio acquistarono i
primi banner di Varesenews quando aveva appena 200 contatti al
giorno. Carlo arrivò un pò in sordina da Rete 8, potente e
famoso network radiofonico. Era stanco di quell'esperienza e
si buttò a capofitto con quel manipolo di matti che volevano
fare un giornale solo online. I primi mesi furono esaltanti.
Ogni volta che arrivava con un contratto, piccolo o grande che
fosse, sembrava di mettere un piccolo mattone alla costruzione
del progetto. Aveva entusiasmo, come noi, e lavorare insieme
era un vero piacere per tutti. Lui, sempre positivo e con la
musica nella testa cercava di portare fiducia.
Non furono solo rose, ai fiori presto si unirono le spine. Per
un mercato difficile, che non ci poteva far crescere alla
velocità che pensavamo ci servisse. L'energia di Carlo
iniziò ad essere poca di fronte a quello che ci attendeva.
Avremmo capito poi, con il tempo di quanto non dipendesse solo
da lui, ma dalle ostilità al web che sono ancora alte.
Così l'avvicinarsi della nuova società significò un
progressivo distacco. Oggi possiamo dirlo senza alcun timore.
Senza Carlo Sandrin forse Varesenews non avrebbe retto alle
prime difficoltà economiche. Peccato aver interrotto così
presto un rapporto che poteva esser davvero vincente.
Malgrado il tempo passato speriamo di averlo alla festa con
noi.
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