Speciale elezioni - Volantini contro i "fallimenti della giunta precedente". Ma la Cdl reagisce colpo su colpo. Caianiello: "Il Nuovo Psi era con noi, non se lo ricordano?"
Forza Italia invita Martegani al tendone.
Buffoni prepara un'offensiva in città

Torna a farsi scoppiettante la giornata politica gallaratese. Dopo le polemiche sull'utilizzo del tendone di via Varese, ci pensa il comitato elettorale Andrea Buffoni a dare fuoco alle polveri. Due volantini, firmati dalle due liste che lo sostengono, attaccano frontalmente la Casa delle libertà.  La lista civica propone "sette buoni motivi" per non votare Nicola Mucci, ed elenca i provvedimenti della passata amministrazione Greco, come segno della "grave decadenza di Gallarate". L'elenco comprende la cacciata anticipata del sindaco, la perdita di "fiera ed Enel", la casa di riposo sulla quale, come si ricorderà, é in corso un'inchiesta della magistratura. E poi la ristrutturazione della cucina comunale soggetta all'allarme esondazioni, l'eliminazione dei parcheggi alla stazione e l'esagerata espansione edilizia. Secondo il comitato elettorale Andrea Buffoni ci si troverebbe di fronte alla "storia di un fallimento".
Ma la Casa delle libertà non ci sta e affida la sua risposta al coordinatore cittadino di Forza Italia Nino Caianiello. "Vorrei ricordare che tutte le scelte 'sbagliate' della passata amministrazione sono state votate anche dai due consiglieri comunali del Nuovo Psi di Andrea Buffoni. Se abbiamo fatto male, lo abbiamo fatto insieme". Quanto all'inchiesta sulla casa di riposo, la risposta del numero uno cittadino dei forzisti è ancora più decisa. "Da che pulpito vengono le critiche - sbotta - noi facciamo politica e vogliamo occuparci solo di quella. Se dobbiamo tirare in campo la magistratura mi sembra che sia qualcun'altro a dover dare delle spiegazioni, non certo noi". Allusioni neanche tanto velate, che contribuiscono a colorire lo scontro. Un muso contro muso che, dopo qualche giorno di calma, sembra voler ritornare al centro del dibattito. Ma le risposte di Caianiello abbracciano anche una valutazione politica di quanto accaduto il 13 maggio. "Nuovo Psi e Democrazia Europea, i partiti che sostengono Buffoni, hanno ottenuto in città il due per cento dei voti. Mi pare che gli elettori abbiano già scelto a chi dare la loro fiducia".
L'accostamento tra elezioni politiche ed elezioni amministrative é oggetto di dibattito in città. La polarizzazione Cdl-Ulivo si ripeterà? Non é così per Massimo Gnocchi, leader dello schieramento Gallarate 2010, lista civica che sostiene Buffoni. "E' inelegante e scorretto far credere che un voto non dato alla propria coalizione sia un voto perso - dichiara l'ex leghista a sostegno della tesi che vorrebbe il voto amministrativo un discorso a parte rispetto al dato nazionale - perché i voti si conquistano con la credibilità ed il lavoro, non con inviti privi di contenuti". E proprio sui contenuti batte un secondo volantino del comitato pro Buffoni, ispirato direttamente dallo stesso Gnocchi. I centri commerciali, é il senso delle affermazioni del foglio, ora sono tenuti sotto chiave, ma passate le elezioni la Casa delle libertà ne ordinerà la costruzione. "Gnocchi può dire quello che vuole - gli risponde Caianiello - ma ricordo che l'opzione zero ai centri commerciali che sta scritta sul nostro programma fu firmata anche da lui, a nome della Lega Nord, durante le trattative. Quindi non può dire che noi vogliamo fare nuovi supermercati". I fronti di polemica aperta, come si può vedere rimangono molti. Caianiello però tende la mano a una parte dello schieramento avverso e rivela di aver fatto sapere all'Ulivo di voler organizzare un confronto con i candidati sindaci al tendone di via Varese. Gesto distensivo, forse anche per placare le polemiche sorte dopo la concessione dell'area al centrodestra, prima negata da parte del commissario e poi invece ottenuta grazie alla disponibilità dei proprietari del centro commerciale Laghi. "Ne discuteremo" fa sapere dal canto suo Laura Floris Martegani, che proprio oggi (giovedì 17) ha inviato una lettera in comune e al commissariato di polizia chiedendo come mai la struttura, nonostante la decisione del commissario prefettizio del 9 maggio di non concedere l'area, sia rimasta al suo posto. La mano tesa di Forza Italia chiuderà la questione? Tutto da vedere. Certo, la casa delle libertà un'altra collocazione l'aveva già in tasca (si parla della zona fiera di via Aleardi), ma sarebbe stata comunque un costo in più da sostenere. Se il confronto tra Ulivo e Polo si annuncia civile, un'ipotetica presenza di Gallarate 2010 e lista Buffoni (saranno invitati?), potrebbe davvero accendere gli animi. E il tendone, che nelle fattezze é uguale a quello di un circo, potrebbe diventare terreno di politica fatta a colpi di frusta.

Roberto Rotondo