Speciale elezioni - Varese/18 aprile - Presentata la lista di CCD e CDU uniti per rilanciare il ruolo del centro nella Casa delle Libertà. "La nostra coalizione è europeista  e moderata" afferma Marco Follini
Il Biancofiore sarà una garanzia per l'elettorato moderato
Arriva con oltre mezz'ora di ritardo e le sue prime parole sono proprio per le difficoltà viabilistiche che affliggono la nostra zona. "In 5 anni si sono sentite solo parole ma nessuna iniziativa concreta è stata adottata per migliorare la condizione delle strade." Marco Follini, A Varese per presentare il "Biancofiore", di cui risulta capolista nel proporzionale, rilancia l'importanza del centro all'interno della coalizione della Casa delle Libertà. "L'unione di CCD e di CDU serve proprio per assicurare l'elettorato moderato e cattolico e restituirgli quella fiducia che in cinque anni di governo di centro sinistra ha perduto. " Follini si riferisce senza mezzi termini al ruolo dei Popolari nelle scelte in tema di famiglia, scuola, difesa dei giovani e della vita. Follini, romano classe '54, rivendica la natura europeista della coalizione di centro destra che ha nella moderazione un suo punto di forza: "Proprio quella moderazione che la sinistra ha abbandonato in questi anni di governo, preferendo allearsi con i poteri forti a discapito dell'Italia che arranca" .
Dell'importanza della coalizione di centro ha parlato anche il numero due della lista del Biancofiore Mauro Libè secondo cui l'alleanza tra CCD e CUD non sarà un'esperienza circoscritta "Indietro non si torna e dimostreremo che un voto dato a noi non sarà un voto alle ortiche, come spesso si sente dire." "Il voto servirà soprattutto a quanti credono ancora nei valori della famiglia e dell'individuo" aggiunge Roberto Polini numero tre di lista.

Recuperare l'elettorato illuso o disilluso, dunque, sembra essere l'esigenza primaria del "Biancofiore". Ma come fare ? "Si deve ritrovare quel legame tra eletto e elettorato che ultimamente è andato perdendosi - spiega Graziano Maffioli segretario provinciale del CCD e candidato nel collegio di Cantù per la Casa delle Libertà - non importa essere del territorio ma instaurare un rapporto vero con la gente che vi abita e farsi portavoce delle sue esigenze."  Sulla stessa lunghezza d'onda è Mauro Libè, parmense, secondo il quale è sintomo di serietà rendersi disponibile, una volta eletto, all'elettorato e aggiornarlo sul proprio operato:" Su quello che si è fatto e su quello che non si è fatto, illustrandone i motivi. Solo così il cittadino si sentirà effettivamente rappresentanto." Di differente opinione è Follini: "Rapportarsi troppo al territorio potrebbe provocare un frazionamento del paese proprio in quel luogo, il Parlamento, deputato a rappresentare lo stato intero. Temi generali tipo l'occupazione non potrebbero venir trattati se ciascuno si arroccasse su posizioni campanilistiche perchè ogni argomento ha sfaccettature e risvolti propri a seconda del territorio di riferimento. Roma è la capitale e sulle questioni che le competono deve trovare compattezza. Per gli altri temi si è già provveduto a decentrare agli enti locali."

Alessandra Toni