Speciale elezioni - Franco Lualdi, lista Di Pietro, si presenta al senato nel collegio di Gallarate
Ascoltare la gente e ridurre le leggi

Rispetto della legalità, moralità in politica e ascolto delle esigenze dei cittadini sono le coordinate principali dell'agire politico di Franco Lualdi, candidato esordiente al senato, collegio di Gallarate. Lualdi aderisce alla lista Di Pietro e ha iniziato ad accostarsi all'ex pm di mani pulite nel settembre del 2000, partecipando alle attività dell'osservatorio sulla legalità.

43 anni, sposato, due figli, é responsabile della comunicazione di un grande gruppo di elettrodomestici. Lavora nel campo della comunicazione da più di venti anni. Non ha esperienza di politica attiva, tranne una partecipazione al movimento La Rete. Quando non è impegnato con il lavoro ama leggere e andare al cinema, guida una Volkswagen Passat.

Perché i cittadini dovrebbero privilegiare un candidato della lista Di Pietro?

Per due ragioni. Primo perchè si riconosce nei valori del nostro movimento, e cioé la legalità, la morale nella politica - un concetto che sembra essere scontato ma che andrebbe ribadito -, un movimento che vuole ascoltare i cittadini per dare voce a chi non conta, al di là di interessi e affari. In seconda battuta la lista Di Pietro si propone come alternativa ai due poli, che si scontrano con polemiche quotidiane ma poi convergono sui programmi.

Ci può fare un esempio concreto in cui il vostro programma é radicalmente diverso da quello dei due poli?

Potrei citare l'urbanistica. Noi privilegiamo la vivibilità delle città rispetto agli interessi commerciali. A parole dicono di essere tutti d'accordo ma, quando hanno governato le nostre città, entrambi gli schieramenti non hanno mantenuto le promesse. Ecco, io posso assicurare che, messi di fronte alla scelta di privilegiare lo sviluppo di grandi progetti o le esigenze dei cittadini, noi non avremmo dubbi sulla scelta.

Questo é il territorio di Malpensa. Lei che cosa propone per il futuro dell'aeroporto e del suo circondario?

Ci sono degli interessi nazionali che vanno contemperati con quelli locali. Non c'è stata finora, tranni rari casi, la volontà, da parte dei politici, di un dialogo. Non é stato fatto tutto quello che si poteva per prevenire i problemi prima che fosse troppo tardi. Io credo che sia un'azione di buon senso elementare quella di cercare di programmare con anticipo gli sviluppi futuri.

Come pensa di fare gli interessi di questo territorio?

Mi sono reso conto che c'é bisogno di un approccio diverso. La gente é stanca di trovarsi di fronte a un'amministrazione che non ascolta. Noi dobbiamo cercare di ascoltare quello che la gente vuole. L'obiettivo deve essere quello di mettere tutti intorno a un tavolo per trovare le soluzioni e non prendere decisioni sulla testa degli altri. E' più lungo e faticoso, ma è un approccio importante per capire prima quali sono i problemi dei cittadini.

Se dovesse essere eletto qual é la prima iniziativa che prenderebbe?

Cercherei di lavorare a un'azione coordinata per ridurre le leggi e la burocrazia. La gran parte dei problemi dell'Italia nasce da lì.

R.R.