Speciale elezioni - Politico e teologo. Maurizio Ampollini, dirigente del terzo settore, difende i colori dell'Ulivo a Gallarate (senato). 
La comunità solidale porterà Varese in Europa

Una lunga esperienza nel volontariato, una laurea in teologia, l'adesione ai valori democratici e cristiani. Maurizio Ampollini, 40 anni, direttore del Cesvov (centro servizi volontariato della provincia di Varese) tenta l'avventura elettorale, aspirando a un seggio di senatore nel collegio di Gallarate. Democristiano prima, popolare poi, Ampollini divide i suoi interessi tra l'impegno politico e l'attività professionale ormai dedicata totalmente allo sviluppo del volontariato e del no-profit. Sposato, tre figli di 10, 8 e 6 anni, vive a Malnate. Si propone come punto di riferimento di un territorio complesso e in difficile trasformazione. "La provincia di Varese deve oggi trovare una sua nuova vocazione - argomenta - perché a fronte di un declino del settore industriale, che comunque rimane fondamentale, si stanno sviluppando nuove opportunità. Ecco, io penso che si debba puntare su una specificità del territorio, affinché non diventi solo un'appendice in funzione delle necessità di Milano. Malpensa é l'esempio di come si può subire uno sviluppo milanocentrico, di come si può subire solo le conseguenze di una situazione, raccogliendo le briciole".

Che cosa si può fare, in parlamento, per dare originalità e forza alla Provincia di Varese?

Valorizzare la sponda turistica del Lago Maggiore, puntare sui beni ambientali e culturali - villa Panza é un buon esempio -, stimolare la nascita di sempre maggiori poli di ricerca economica e scientifica e penso in questo senso alla presenza di due università sul nostro territorio, Varese e Castellanza, che possono creare ricerca con processi innovativi. Non dimentichiamoci poi della nascita di un settore new economy interessante, come ad esempio a Malnate. In questo modo Varese, Gallarate e tutta la provincia possono entrare in Europa, avvalendosi anche di tutte le linee di finanziamento europee per i progetti di sviluppo. E questa é una strada da percorrere con più attenzione, se pensiamo che l'Italia è uno dei paesi che usufruisce meno di questi finanziamenti, mentre altri paesi sono maestri nel cogliere tutte le possibilità.

Nel suo collegio elettorale é molto sentito il tema Malpensa.

Sono stati fatti degli errori evidenti, l'aeroporto divenne un hub all'improvviso senza sapere bene di chi fosse la responsabilità, mancò la valutazione di impatto ambientale e le infrastrutture.

Ma quale sarebbe oggi una risposta seria per conciliare la presenza di questa opportunità con i gravi disagi alle popolazioni?

Avere il coraggio di riconsiderare il sistema aeroportuale lombardo e di tutto il Nord Italia. Sgravare Malpensa dal traffico che non necessariamente deve convergere lì. Utilizzare, per esempio, Orio al Serio per i voli notturni. Ma il vero dramma è stato il mancato coinvolgimento del territorio in quanto stava accadendo. E in questo i parlamentari della passata legislatura, salvo forse Tosolini, portano delle responsabilità. Quattro senatori e sette deputati, tutti del centrodestra, non hanno saputo difendere il territorio.

Come ricordava indirettamente anche lei, nella scorsa legislatura il centrodestra ha sbancato. C'é un'allergia di questa provincia nei confronti dell'Ulivo?

E' il sistema elettorale che diminuisce la rappresentanza. Ricordo che, nelle scorse elezioni regionali, con un sistema diverso, abbiamo eletto tre rappresentanti del centrosinistra in consiglio regionale. Con l'uninominale e il maggioritario non vengono rappresentate le minoranze a livello territoriale. Mentre le elezioni dello scorso anno hanno dimostrato che questa provincia non é poi così allergica all'Ulivo. 

Perché un elettore dovrebbe scegliere la sua parte politica?

Perché é formata da partiti con una grande storia e tradizione alle spalle, che si sono messi insieme per dare un progetto comune all'Italia. Hanno litigato, hanno fatto errori, ma hanno fatto in definitiva un buon lavoro. Dall'altra parte c'é un blocco solo apparentemente monolitico. Il centrodestra nasconde le differenze, che pure sono enormi. Noi invece abbiano una logica dell'arricchimento reciproco, la scommessa di valorizzare le differenze e non di nasconderle.

Lei si occupa di volontariato, cosa ha fatto il governo dell'Ulivo per aiutare questo mondo?

Molto. E' stata fatta una legge quadro innovativa, la prima sull'assistenza dopo 110 anni. Si é passati dallo stato assistenziale alla comunità solidale. Mi spiego. La legge dice che lo Stato, le associazioni, le organizzazioni no-profit, gli enti locali, devono collaborare per fornire servizi alla persona. Una rivoluzione che mette in primo piano le forze vive della società, valorizza le professionalità del territorio. Un'impostazione che, per me, cattolico, non é una cosa nuova, perché enunciato già dalla dottrina sociale della chiesa. Inoltre, aggiungo, si tratta della traduzione in pratica del principio di sussidiarietà: ciò che può fare il locale é inutile che lo faccia il livello statale.

Roberto Rotondo