Poche
decine di persone. È stata unaccoglienza tiepidina quella riservata dai
rappresentanti economici della provincia di Varese al probabile superministro della Casa
delle LIbertà Giulio Tremonti. Arrivato con oltre unora e mezzo di ritardo, facendo
attendere i candidati del centro destra nel territorio, Tremonti ha parlato per una
mezzoretta prendendo di mira il programma di Rutelli "scritto in stile
Eccebombo, con un italiano romanesco difficilmente traducibile in inglese." Poi
passa ad una breve descrizione di quelli che saranno gli impegni del Polo se sarà
premiato dallelettorato: "Molto importanti saranno i primo cento giorni, quando
la maggioranza è galvanizzata dalla vittoria e lopposizione stordita dalla
sconfitta." In quel trimestre il governo Berlusconi ha già pronto un programma
stilato come un articolato di legge che non avrà bisogno di ulteriori discussioni tra gli
alleati.
Innanzitutto si interverrà sui contratti che dovranno uniformarsi al livello europeo:
"Non è possibile entrare nel nuovo millennio con i modelli propri del secolo
precedente. Il 900 è stato caratterizzato dalle fabbriche sviluppando il contratto
collettivo. Oggi quel contratto potrà essere attuato solo dove esiste la fabbrica.
Laddove si parla di servizi, però, occorre un nuovo modello a tempo determinato.
Mantenere posizioni sorpassate vuol dire essere reazionari e in questo campo Cofferati si
è dimostrato un reazionario. Si dovrà optare per il tempo determinato perché
lindeterminato crea solo disoccupazione o lavoro nero. Se verrà attuato il nostro
modello si apriranno le porte delloccupazione ai giovani e si combatterà il
sommerso attraverso aliquote più basse che incentivino il rientro nella legalità dei
trasgressori."
Tremonti accenna poi ad altri
temi dalla tecnologia, ai vincoli e lacciuoli che frenano lo sviluppo, non ultima la
magistratura "..che blocca tutto, per non parlare dei verdi", al project
financing, unopportunità per finanziare opere pubbliche dinteresse generale
ma assai dispendiose, al diritto dellinventore di brevettare in prima persona la
propria invenzione e raccogliere fondi.
Tremonti passa poi ad analizzare il programma di defiscalizzazione che si prefigge un
recupero di 60 mila miliardi, detassando i redditi famigliari da zero a venti milioni,
imponendo unaliquota del 23% per redditi sino ai 200 milioni e del 33% per quelli
superiori. Per recuperare 60 mila miliardi, il programma prevede un feed back del
40%, (circa 24.000 miliardi), cioè un ritorno in termini fiscali di una maggiore
disponibilità di liquidità negli acquirenti, un ritorno dal sommerso che dovrebbe
fruttare 24.000 miliardi e i un aumento di un punto e mezzo percentuale del Pil
conseguente a questa politica che riporterà nelle casse i restanti 12.000 miliardi.
Tremonti, infine, annuncia la riproposizione immediata della legge che porta il suo
nome e e che prevede la defiscalizzazione degli utili reinvestiti: "Stiamo studiando
il modo di mantenere i diritti acquisiti."
Lesposizione di Tremonti si ferma qui, i presenti avanzano qualche domanda tecnica.
Magari da mettere a confronto con le risposte che la prossima settimana nella stessa sala
i candidati della sinistra e il segretario della CGIL Sergio Cofferati daranno sugli
stessi temi.