Speciale elezioni - Varese - La replica di un autoconvocato alle accuse del candidato sindaco 
Lettera aperta a Fassa: nemici noi? Vada a cercare altrove
Riceviamo e pubblichiamo

Caro signor Fassa, chi le scrive e un cittadino di 48 anni che non e mai stato, non dico sindaco della città o consigliere comunale ma neppure di circoscrizione. Sono iscritto alla CNA ma non ho incarichi neanche in quella organizzazione. Sono tra i soci fondatori della Cooperativa di Garanzia ma non ho mai fatto parte degli organismi dirigenti. Infine sono un semplice iscritto ai Ds: da qualche giorno, però, sono diventato, secondo lei, uno dei "PRINCIPALI NEMICI DELLA CITTA".

Le confesso che come potenziale candidato sindaco anche del mio partito mi sarei aspettato che avesse indicato ben altri tra i centri di potere da ridimensionare per poter cambiare Varese.
L’Associazione Commercianti, per esempio, che si è sempre battuta per il mantenimento dello status quo in termini di isole pedonali o di orari dei servizi; la massoneria cittadina che ,di fatto, controlla una vasta parte della vita professionale soprattutto all’ospedale; la Compagnia delle Opere dove si intrecciano affari, gestione della cosa pubblica e ideologia.

Invece, secondo lei, il sottoscritto, membro dei Ds, perché semplicemente la pensa diversamente da alcuni suoi amici è un "NEMICO DELLA CITTA".

Caro signor Fassa, in trent’anni di vita politica ho sempre espresso apertamente, in pubblico o per iscritto il mio pensiero e mi sono confrontato con chiunque in tutte le sedi. Io e lei non ci conosciamo, forse perché alle spalle io ho soltanto una continua militanza nelle organizzazioni che si

Richiamano al movimento operaio mentre lei ha avuto una ben più brillante carriera politica su sponde che, opportunamente, ha poi preferito abbandonare, anche se, le confesso, leggendo il suo scritto, devo dire che qualcosa del suo peccato originale traspare. Ma non le viene il dubbio che questa mancata conoscenza, da esprimersi in forma pubblica e non in stanze nascoste non sia stato un errore? Non penso solo a me ma alle centinaia di persone, ben oltre la sinistra Ds, che sarebbero state disposte a sostenerla e hanno inutilmente atteso un confronto pubblico su un progetto, momento che lei si e sempre rifiutato di costruire.

Caro signor Fassa capisco l’amarezza che la spinge a simili giudizi, comunque mentre lei è impegnato a contrastarmi democraticamente collocandomi tra i principali nemici della città, io le auguro un buon risultato in campagna elettorale. Lo faccio sinceramente perché, dal mio modesto punto di vista, lei è oggi estraneo ai centri di potere reali di Varese e penso che sia bene che sotto il cielo fioriscano cento fiori piuttosto di una rachitica lista.

 Claudio Mezzanzanica
Sinistra DS Varese