Speciale elezioni - Dopo le vicende legate alla candidatura di Raimondo Fassa, Malnati esce di scena e dichiara il proprio voto disgiunto
Giorgio Malnati si dimette da coordinatore dell'Ulivo cittadino
Riceviamo e pubblichiamo

La candidatura dell’Ulivo per il sindaco di Varese, indipendentemente dal valore della persona, si è realizzata nella solita logica spartitoria e di per sé perdente: alla fine hanno contato più i piccoli spostamenti percentuali all’interno del centrosinistra che non un progetto innovativo con valenza nazionale, nel cuore della lega di Bossi, che avrebbe potuto porre fine ai deprimenti spettacoli dell’attuale consiglio comunale.

Quando Adamoli, durante l’incontro con Letta alla Camera di Commercio, ha detto esplicitamente: " I Democratici di sinistra devono rendersi conto che la loro egemonia all’interno dell’Ulivo è finita", ha avuto il pregio della chiarezza dando la chiave di lettura all’intransigenza politica portata avanti dai Popolari in tutti questi mesi.

Giusta l’indicazione del Nazionale di strutturare e radicare nei territori la nuova formazione della Margherita, ma in una situazione peculiare come Varese, non si poteva fare un’eccezione unitaria per valorizzare l’Ulivo allargato come tutti oggi auspicano?.

Alla posizione dei Popolari, ed alle ambiguità dello SDI cittadino, si è poi unita l’azione fratricida della sinistra dei DS e di altre individualità, che ha portato all’affossamento della proposta: "Progetto Varese, Con Fassa, Per l’Ulivo"

A questo punto i tempi, secondo progetto, erano stati dilazionati abbastanza e l’unico candidato emerso era stato logorato a sufficienza.

Poco importa se Rutelli, Castagnetti e Fassino, sotto la spinta dei girotondi e delle manifestazioni di piazza hanno detto, davanti a milioni di persone e alla televisione, che bisogna privilegiare l’Ulivo alle anguste logiche di partito.

Come presidente del coordinamento dell’Ulivo collegio Varese 1, nominato dai partiti, già presidente del Comitato Rutelli 2001, non condividendo l’epilogo della vicenda varesina a cui si è giunti nonostante la defatigante opera di mediazione, rassegno pubblicamente le dimissioni, metto a disposizione di chiunque tutta la documentazione, il rendiconto economico delle due gestioni e resto disponibile solo per facilitare i collegamenti con l’Ulivo Regionale e Nazionale, anche in vista dei probabili referendum abrogativi (rogatorie, falso in bilancio etc.)

Esprimo la mia stima ai segretari cittadini e provinciali dei DS, dei Comunisti Italiani, dei Repubblicani Europei, dei rappresentanti dell’Associazione radicale 12 maggio e ovviamente di Varesecitta, in particolar modo a Raimondo Fassa per la pazienza, il personale disinteresse e la mitezza delle reazioni ai tanti insulti ricevuti.

Coerentemente con la decisione di dimettermi e auspicando che l’enorme lavoro di "manovalanza" svolto con tante persone in questi due anni abbia una continuità anche nei "laboratori politici" neocostituiti, alle prossime amministrative praticherò il voto disgiunto:

Voto al partito di riferimento nell’Ulivo e voto al candidato sindaco Fassa.

Giorgio Malnati