Giovani,
alcuni giovanissimi. Dai 18 ai 29 anni. Sono i candidati
Diesse alle prossime amministrative. Qualcuno ha già fatto
esperienze importanti, come Dino De Simone, consigliere
comunale uscente, altri invece sono di primo pelo impegnati
da anni nella politica a livello giovanile, ma che corrono
per la prima volta in una competizione elettorale. Quasi
tutti universitari e addirittura qualcuno che sta
concludendo le medie superiori. Il nuovo che avanza, è il
caso di dirlo, non fosse altro per un fatto anagrafico. Ha
il volto pulito e le parole che rimandano a buoni propositi,
un po' sognanti, ma con le migliori intenzioni. Tra loro
anche una ragazza, la più giovane candidata al consiglio
provinciale: Federica Meneghetti, candidata nel
collegio di Saronno 2.
«Noi
cerchiamo continuità con la nostra azione politica, che si
concretizza con un collegamento necessario tra giovani e
istituzioni - dice Luca Carignola, 26 anni, candidato alla
Provincia e al Comune d i Tradate -. Ci sono dei temi che
fanno parte della nostra cultura politica, dalla solidarietà
fino al rispetto per l'ambiente, passando per gli stimoli
culturali. Temi che appartengono alla specificità
dell'essere giovani, che corrispondono ad una volontà di
esprimersi che i giovani hanno. Pensiamo ad esempio
all'offerta culturale, alla richiesta di spazi, alla
necessità di essere propositivi su questioni, come la
scuola, temi che ci riguardano direttamente».
«Noi
abbiamo una volontà che vuole dare una svolta
alla politica del centrosinistra, a partire dalla
condivisione della scelta di Alessandro Alfieri come
candidato sindaco. Uno di noi, un giovane - dice Emiliano
Cacioppo, 27 anni capolista ds al Comune di Varese - con
grande esperienza. Insieme a lui e a Tosi riuniremo tutto il
mondo giovanile della nostra provincia, compreso il mondo
del volontariato, per una grande convention programmatica.
Varese puo' diventare la capitale regionale del
volontariato. Penso anche che la nostra azione debba essere
orientata agli anziani, considerata la politica fatta dalle
amministrazioni leghiste e di centrodestra. Inoltre
Varese come città universitaria dovrebbe dotarsi di un
campus, come altre città italiane sedi di università».
Il
più giovane del gruppo, Michele Mezzanzanica, solo 18 anni,
studente liceale, sembra già essersi calato nella
concretezza che deve contraddistinguere i candidati alle
circoscrizioni. Lui si candida per la numero 4. «Penso che
l'impegno in circoscrizione richieda la capacità di
individuare i problemi e dare anche indicazioni propositive
agli amministratori sul territorio. Un esempio? Si parla
spesso dei problemi della viabilità, dimenticando i
problemi causati dalla mancanza di una manutenzione corretta
delle strade».
Domenico
Ielo, 22 anni, studente universitario, candidato per la
circoscrizione 3, parla di ambiente. «Bisogna tutelare
meglio il patrimonio verde di questa città è una questione
che dovrebbe interessare tutti i cittadini perché riguarda
la nostra salute e perché è una risorsa importante per la
città. Occorre anche razionalizzare l'uso dei mezzi di
trasporto e renderli più efficaci, più di quanto lo siano
oggi. Non basta una funicolare per risolvere i problemi».
Giorgio
Dalla Via è il "vecchio" della compagnia, 29 anni
e sull'orlo di una laurea in fisica, si candida per la
Provincia nel collegio Induno-Arcisate. «Io vengo da un
territorio che ha nella viabilità uno dei problemi
maggiori. Le ragioni sono da ricercare in una mancata
programmazione territoriale da parte della provincia. Anziché
prevedere interventi di sistema, ha fatto degli
interventi isolati. Dell'Arcisate-Stabio se ne è solo
parlato, ma in concreto non si è visto nulla. Potrebbe
essere una possibilità importante per quel territorio se
concepita, ad esempio, come una metropolitana in superficie
con fermate aggiuntive».
Da
ultimo, ma non meno importante, la più giovane candidata al
Consiglio provinciale: Federica Meneghetti, che si presenta
nel collegio di Saronno 2. «Obiettivo principale, una volta
vinte le elezioni, sarà favorire politiche giovanili serie
e proposte culturali adeguate. A Saronno non ci sono spazi
per i ragazzi, e nemmeno la possibilità di fare proposte.
Le scuole in questo momento non favoriscono l'aggregazione
giovanile. Mancano gli spazi, ma a Saronno si costruiscono i
centri commerciali».
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