Speciale elezioni - Varese - Sorpresa finale per la presenza della Lega lombarda
Cinque aspiranti sindaco e dodici liste

A competere per la poltrona di sindaco a Varese saranno in cinque. 
Alessandro Alfieri per il centrosinistra con cinque liste (Ds, Pdci, Margherita, Sdi, Italia dei valori).
Angelo Zappoli per Rifondazione comunista. Raimondo Fassa per la lista cittadina. Giancarlo Rovetta per la Lega lombarda. Aldo Fumagalli per il centrodestra appoggiato da quattro liste (Lega, Udc, Forza Italia, An).
L'esito del voto amministrativo, dalle analisi dei risultati delle politiche di un anno fa, potrebbe sembrare scontato. Così non è, e per diverse ragioni. La prima di natura politica. Le elezioni comunali sono ben altra cosa dalle politiche. In quelle giocavano tanti fattori di natura ideologica, ma anche certa propaganda in cui per il centrodestra si spendeva in modo forte Berlusconi. Sono ben altra cosa però soprattutto per i candidati, ma anche per le liste che si presentano. A Varese non si assisterà a una semplice competizione tra centro sinistra e centro destra. La lista Fassa e Rifondazione, ma soprattutto la Lega lombarda non avranno solo un ruolo di disturbo, ma sottrarranno voti importanti. L'esito del primo turno quindi non è affatto scontato e quello che fino a poco tempo fa poteva apparire come semplice ipotesi di fanta politica, oggi potrebbe diventare realtà, ossia il bisogno del ballottaggio per eleggere il sindaco. Un rischio forte e che aumenterebbe le incognite per la Lega nord e per il suo candidato Fumagalli. 
I forti mal di pancia del centrosinistra, dopo tutta la vicenda legata alla possibile e poi sfumata candidatura di Fassa, è niente a confronto di quello che si è visto e si vedrà rispetto al centrodestra. La sezione della Lega è stata commissariata e anche in Forza Italia il clima non è dei più positivi. 
In questa situazione la campagna elettorale potrebbe incidere e non poco.