Speciale elezioni - Cassano Magnago - Radice e Morniroli non si scompongono: per noi non cambia nulla
Elezioni nelle mani degli avvocati

«Abbiamo affidato a uno studio legale di Varese l'incarico di esaminare la nostra situazione, saranno loro a comunicarci se abbiamo possibilità di successo con un ricorso al Tar». Ambrogio Innocenti non nasconde l'amarezza. La lista del salvagente, "Cassano per Cassano", è stata ricusata dalla terza commissione elettorale circondariale per la mancanza di due certificati. Errori formali, che però hanno una rilevanza sostanziale, almeno per la legislazione vigente. Il destino delle elezioni cassanesi è per ora nelle mani degli avvocati del Salvagente. Saranno loro a consultare la giurisprudenza sul tema delle liste elettorali e a consigliare Innocenti su un eventuale ricorso. Quanto successo lo scorso anno a Gallarate è eloquente: mai dire mai, finché il Tar non si è pronunciato. Il pericolo, lo ripetiamo è che in caso di ricorso e di vittoria della lista esclusa sia necessario un rinvio della consultazione. In caso contrario, e cioè se la lista del salvagente dovesse risultare definitivamente esclusa, l'elezione comunale avrà un volto leggermente diverso. Con due sole liste si andrà praticamente al voto in un solo turno. Inoltre, i voti che avrebbe potuto coagulare la lista civica verranno disputati tra il centrodestra e il centrosinistra. Chi beneficerà di questa situazione? I due candidati, Luca Radice del centrosinistra e Aldo Morniroli del centrodestra, non battono ciglio. La possibilità che si giunga a una partita secca, per loro, non sposta di molto i termini della contesa. «E' probabile che si arrivi a un turno unico  - commenta Morniroli - in termini concreti cambia poco, sarà sempre una battaglia». Il candidato della lega Nord e di tutta la casa delle libertà rivolge un pensiero comprensivo agli esclusi: «Le difficoltà nel raccogliere la documentazione sono presenti a tutti, mi dispiace per loro». Anche il portabandiera del centrosinistra si dichiara rammaricato dall'eliminazione del Salvagente. «Mi dispiace perché era gente per bene che ci aveva messo molto impegno. Per la contesa elettorale non credo che cambi molto. Io spero solo che ora i cittadini legati alla lista civica votino per il programma che era più affine al loro, e cioè il nostro». Radice non ha dunque paura del turno secco. Aggiunge solo una postilla, a commento della nuova situazione: «Cassano per Cassano non era una nostra lista civetta, come qualcuno aveva insinuato». L'unico spauracchio, da destra e da sinistra, è il rinvio. Ma per questo bisognerà attendere Ambrogio Innocenti. Giovedì ci sarà il consulto con i legali. Venerdì sapremo se oltre ai cittadini entreranno in gioco anche gli avvocati.

 R.R.