Speciale elezioni Brebbia 11 maggio - Dopo l’esperienza all’opposizione, Marco Rossi si presenta per la seconda volta come capolista della Lega Nord
La Lega Nord corre da sola
Si presenta per la seconda volta come candidato della Lega Nord alle comunali di Brebbia. In questi quattro anni è stato il capogruppo consiliare del suo movimento nei banchi dell’opposizione. Ora Marco Rossi e la sua lista, Lega Nord, ci riprovano. A giugno compie trentanove anni, ha un figlio e attualmente collabora con il Consiglio regionale della Lombardia. Ha compiuto studi professionali e prima di questo impiego, ha fatto anche l’operaio, il sindacalista nella Cisl e per dieci anni ha lavorato all’Associazione Artigiani di Varese. E’ iscritto alla Lega dal 1996 ed è militante dal 1997. In questo movimento ha ricoperto diversi ruoli: responsabile degli enti locali della circoscrizione, commissario per un anno di Angera e attualmente fa parte del direttivo della sezione di Gavirate. La prima esperienza amministrativa è quella che lo ha visto negli ultimi anni capogruppo consiliare.

E’ cresciuta la Lega in questi anni di opposizione?

"E’ cresciuta abbastanza, abbiamo fatto una buona opposizione, fatta di una critica costruttiva e non fine a se stessa, abbiamo fatto un buon lavoro soprattutto perché partiti da zero e in questi quattro anni ci siamo formati ".

Vi siete radicati di più sul territorio rispetto a quattro anni fa?

"La Lega come movimento si, ma il rapporto con la cittadinanza c’è sempre stato per la presenza di alcuni aderenti di questo movimento alle precedenti amministrazioni. Ora queste persone non sono state ripresentate soprattutto per dare una immagine nuova e fresca alla lista. Il rapporto con il territorio l’abbiamo costruito in questi anni con un rapporto costante e una informazione puntuale e precisa, dal nostro punto di vista corretta, sulla vita comunale, che si è manifestata con un volantino ogni due mesi, con incontri pubblici, con azioni importanti come le raccolte di firme contro l’edificazione di Sabbie d’oro e Laghetasc".

La lega si presenta da sola, perché non è riuscita l’alleanza che a livello nazionale ha portato alla Casa della libertà?

"Riteniamo che se certi accordi possono andare bene a livello nazionale, a livello comunale, dove le persone si conoscono, conta anche la dignità e la coerenza; dopo quattro anni di opposizione decisa a D’Agata era inimmaginabile fare un accordo, nessuno ci ha imposto delle alleanze e le nostre scelte sono state rispettate a livello provinciale".

Quale futuro di sviluppo immaginate per Brebbia?

"Noi immaginiamo per questo paese di tremila abitanti uno sviluppo sostenibile, quanto sarà possibile questo discorso con tutti i cantieri e i progetti in essere è da valutare, non vogliamo assolutamente che Brebbia rimanga al Medioevo, ma siamo per uno sviluppo adatto e commisurato alla sua entità, per esempio non possiamo permetterci di svendere un bene come la scuola Europea".

Perché?

"Per la scuola ci sembrava meglio trovare un altro utilizzo, in accordo con altro enti locali, per sviluppare l’immobile come centro culturale o ancora scuola, o addirittura come centro congressi".

Sulle Sabbie d’oro e Laghetasc avete condotto una lunga battaglia, se eletti come vi muoverete?

"Manteniamo fermo il nostro iniziale obiettivo, che è stato riconfermato nel momento in cui abbiamo raccolto le firme per la petizione, puntiamo a rivalutare questi luoghi in una prospettiva naturalistica e ambientale, non edificatoria e speculativa come voleva fare questa amministrazione, il progetto è quello di valorizzarle con un parco naturalistico, che sia riferimento di turisti e scolaresche come quello di Besozzo, per cui basterebbe un semplice ampliamento. Visto che l’iter della variante si è bloccato, i margini per farlo esistono ancora, ovviamente se vince questa lista".

Quali sono i punti principali del programma?

"Il nostro obiettivo è il cittadino di Brebbia, partiamo quindi dai servizi ai cittadini, soprattutto scuola e anziani, dei quali questa amministrazione è riuscita a sciogliere il gruppo, dunque far rivivere il gruppo, far funzionare il centro diurno a Villa Terzoli; spazi per i bambini e per i giovani attraverso lo sport e momenti culturali. Un altro obiettivo è quello di creare un centro servizi in paese che sia fruibile da tutti i cittadini. Poi viene il controllo e monitoraggio intenso del lavoro della Metanifera, riteniamo che da quando questa società ha in mano la gestione dell’acqua non sia cambiato assolutamente nulla. Per l’urbanistica, in programma c’è la revisione del Prg e per la viabiltà va studiata una soluzione alternativa che decongestioni il traffico che passa in mezzo al centro cittadino e infine l’ambiente, di cui abbiamo parlato già prima".

E il primo impegno da eletto?

"Bisognerà fare i conti con il bilancio, ma prima ancora andremo a rivedere la convenzione con la Metanifera per la gestione dell’acqua".

Catia Spagnolo