Emanuele
Pini è il candidato sindaco per l’Ulivo alle prossime elezioni
amministrative del 26 maggio. È il primo nome ufficiale delle
attuali forze politiche in campo in paese. Per il centrodestra non
vi sono ancora novità. Attualmente, Pini è consigliere comunale
uscente di minoranza per l’Ulivo di Gerenzano che raccoglie in sé
i Democratici di sinistra e la Margherita.
Oltre
a ringraziare il lavoro effettuato come consigliere Sandro
Imparato, capogruppo consiliare ed ex candidato sindaco cinque
anni fa, il segretario dei Ds Bernardina Tavella spiega la scelta
del nome di Pini. «Sosteniamo questa
candidatura con forza, ritenendo di fondamentale importanza
proiettare nel futuro giovani generazioni che hanno dimostrato,
non con semplici enunciazioni ma con atti concreti compiuti ogni
giorno, di condividere ideali comuni alle formazioni che
compongono la nostra coalizione, quali la libertà, il rispetto,
le pari opportunità e dignità di ogni singolo cittadino».
Al
nome è anche affiancato un preciso programma dedicato alla
“centralità della persona”, che punta soprattutto sul fattore
sociale della città, sui servizi ai cittadini, sulla cultura. «L'Amministrazione
in questi anni si è notevolmente concentrata sul contenitore, cioè
il paese (strade,
piazze, nuovi insediamenti industriali e residenziali….)
tralasciando le esigenze del contenuto, cioè i
cittadini – prosegue il segretario diessino – c'è bisogno
ormai di dare invece precedenza alla persona, ponendo cura al suo
valore come individuo, con i suoi bisogni economici, culturali,
sociali, esistenziali. È tempo che l’Amministrazione si faccia
portavoce di un rinnovamento comportamentale teso a rafforzare il
tessuto sociale e ridargli vita, senza imporre soluzioni
unilaterali, ma ricercandole, in una logica di
rete centrata sui bisogni del tessuto sociale,
consultandosi e interagendo con le altre risorse presenti sul
territorio».
Tra
i fattori importanti di questa riorganizzazione che l’Ulivo,
tramite la candidatura di Pini, vorrebbe attuare sul territorio vi
sono quelli di dare
vita ad un “Ufficio del Cittadino” che tuteli in modo
efficiente i diritti degli utenti; realizzare un progetto giovani,
e istituire un centro polifunzionale per favorire l’integrazione
giovanile e aiutare le situazioni di disagio adolescenziale e
giovanile in collaborazione con le scuole;
riorganizzare
la scuola materna comunale secondo modelli propositivi e già
collaudati. Molti altri sono i punti di un folto programma che non
dimentica anche altre necessità. «A questo programma si
aggiungono – conclude la Tavella – proposte e interventi
strutturali per quanto riguarda la salvaguardia dell’ambiente,
la viabilità e la sicurezza del cittadino e la riorganizzazione
funzionale dell’apparato amministrativo, in termini di
flessibilità, trasparenza e disponibilità alle esigenze della
cittadinanza».
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