In
molti centri del Varesotto non si sente il clima elettorale. Sono
principalmente le comunali a far muovere qualcosa, ma per i due
contendenti alla poltrona di Massimo Ferrario a Villa Reclcati
non c'è sosta. Finora però non si erano ancora incontrati. A
riuscire a mettere insieme i due candidati sono state le Acli
provinciali. L'incontro, tenuto nella sala dell'Enaip di via
Uberti, è stato solo parzialmente un vero confronto perché Marco
Reguzzoni aveva già altri impegni e si è trattenuto solo per
poco. Il presidente delle Acli, Ruffino Selmi, ha presentato il
documento politico elaborato dalla sua associazione. «Le Acli non
sono un partito, ma entrano nelle questioni politiche perché
vivono con attenzione i fenomeni sociali, economici e politici del
territorio. Siamo convinti che solo grazie al confronto tra tutte
le parti si possono risolvere le questioni».
Il dibattito è partito proprio da un discorso generale sulla
partecipazione dei cittadini.
Per Tosi non è scontata che la passione e la partecipazione sia
minore. «Sono cambiate le modalità di far campagna elettorale.
Il nostro sistema elettorale prevede un maggioritario zoppo
perché non abbiamo ancora avviato i meccanismi di partecipazione
e di controllo che valorizzano il ruolo dei cittadini».
Per Reguzzoni la partecipazione è costantemente decrescente a
questo è causato «dalla demonizzazione della classe politica. La
gente vede la politica come una cosa sporca di cui non occuparsi,
da delegare. Questo si ripercuote anche sulla qualità dei
politici attivi. È un errore anche mitizzare la società civile,
perché questa è abituata a parlare, ma si impegna poco».
Un secondo punto trattato sono state le priorità. Il candidato
del centrodestra ha messo al primo posto l'attenzione
all'ambiente e al territorio. Gli altri punti sono il patrimonio
artistico, la formazione professionale e la viabilità.
Tosi si è differenziato in modo sostanziale da Reguzzoni.
«L'insicurezza è uno dei problemi più sentiti, non solo in
Italia, ma in Europa, basti pensare che una destra xenofoba a
Rotterdam ha preso il 30%. Nessuno va lasciato solo. Quindi come
secondo aspetto c'è la politica sociale con al centro la famiglia
e gli anziani. Altro punto centrale della politica della Provincia
è stabilire un sistema istituzionale all'altezza di reggere un
confronto con tutta l'area insubrica. Quindi mettersi al pari con
Brescia e Milano grazie al rapporto con Como, il Ticino e il VCO».
Su un punto di taglio propriamente politico sono emerse le
differenze più profonde. Reguzzoni ha affermato che mai Varese ha
avuto opportunità di rappresentanza politica come ora. Due
ministri e diversi altri incarichi ai massimi livelli
istituzionali sia nazionale che regionale spingerebbero a dover
preferire un governo locale sempre di centrodestra.
Tosi ha contrastato con energia questa tesi perché mentre a
Varese c'era la Lega è stato il Governo di centrosinistra a
istituire l'Università, a finanziare il nuovo ospedale, a
realizzare Malpensa e tante altri interventi. Quindi non è questa
la questione centrale della politica, ma come si gestirà il
territorio e come si saprà rispondere alle tante esigenze che
questo pone.
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