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Speciale elezioni - Varese – La rivalità tra Fassa e Fumagalli, gli argomenti di Alfieri, l'antirazzismo di Zappoli, l'autonomismo di Rovetta. Ecco alcuni dei temi nella corsa a sindaco
Si scaldano i motori nello scontro per palazzo Estense 
Scintille tra Fassa e Fumagalli, rassicurante e ben informato Alfieri, fervente antirazzista Zappoli, autonomista innamorato della provincia di Bolzano Rovetta. Già si intravedono alcuni dei temi della campagna elettorale varesina. I cinque pretendenti alla poltrona di palazzo Estense si sono sfidati in un dibattito per addetti ai lavori organizzato da don Michele Barban, animatore del centro Gulliver, al collegio De Filippi, con la conduzione del direttore di Luce, Saverio Clementi. Poco più di un'ora di scontro, che costituiscono il preludio di quanto i varesini potranno vedere, nella sala del teatro di piazza Repubblica, giovedì sera, quando andrà in scena una sfida a tutto campo aperta alla cittadinanza. Coraggiosamente i cinque candidati non si sono tirati indietro e nessuno ha voluto così dare l'impressione di possedere meno argomenti dei rivali. 
Intrigante, la sfida umana e politica tra Aldo Fumagalli e Raimondo Fassa. «Dopo aver risanato i disastri dell'amministrazione precedente» è l'incipit velenoso con il quale il sindaco uscente ha spesso punzecchiato il suo rivale. Non meno polemico il Raimondo più famoso di Varese: «Se avessimo attuato il programma da noi fatto, come ad esempio il nostro piano regolatore, non avremmo avuto questo disastro». Alessandro Alfieri si presenta con una veste meno polemica, anche se rivolge all'attuale amministrazione critiche pesanti. Tradizionalmente rivolto all'elettorato più ideologizzato della sinistra è il messaggio comunicativo di Angelo Zappoli. L'esponente di Rifondazione diventa molto aggressivo quando parla delle recenti misure della Lega, che hanno abolito alcuni servizi agli stranieri, provocando una decisa reazione di Fumagalli. 
La curiosità di questa campagna elettorale è invece rappresentata da Giancarlo Rovetta, della Lega Alleanza Lombarda. Potrebbe sembrare un marziano a Varese, con il suo accento bresciano, e la provenienza partitica semiclandestina. Rovetta invece non fa poesia, e batte su un solo, prosaico, tasto: la provincia autonoma: «Vorrei portavi tutti su un autobus a vedere Trento e Bolzano».
Toni molto contenuti, forse troppo per accendere la discussione. Ma di fronte al grande pubblico, giovedì sera, la musica potrebbe essere diversa.

R.R.