Quasi
trecento cittadini hanno partecipato alla faccia a faccia con i
tre candidati sindaci. L’iniziativa si è svolta ieri sera,
martedì 14 maggio, tra le mura del teatro Nuovo di Abbiate
Guazzone; organizzatori della serata sono stati i giovani del
gruppo socio-politico, recentemente costituitisi, delle
“Sentinelle del mattino”. Il confronto all’americana tra
Sfefano Candiani per il centrodestra, Luigi Luce per il
centrosinistra e Carlo Uslenghi per la lista civica “Città
Nuova”, moderato da Moreno Marchetti, docente del liceo
scientifico Marie Curie, ha così visto la partecipazioni di
numerosi cittadini. Cittadini che hanno fatto domande per oltre
un’ora e mezza.
La serata è iniziata
quasi puntuale e il cinema era pieno per metà. Ma per tutta la
prima parte della serata, in cui i candidati hanno illustrato i
punti principali dei rispettivi programmi, la gente è continuata
ad affluire, lasciando ben pochi sedie vuote nel teatro. Molti i
politici presenti, ma anche molti comuni cittadini, mossi dal
voler capire in che direzione vorrà andare la città nei prossimi
5 anni di amministrazione. A dimostrarlo anche le domande che sono
state fatte ai candidati.
Urbanistica e ordine
pubblico sono stati i temi maggiormente affrontati. Per Candiani
«stiamo raccogliendo oggi i frutti di un ottimo piano regolatore,
frutti che ci permetteranno di sistemare il centro storico». «Non
è possibile che per comprare una casa vi sia un prezzo al metro
quadro di quattro milioni delle vecchie lire – ha spiegato Luce
– Noi puntiamo a creare più spazi per l’edilizia economico
popolare». Secondo Uslenghi «Vanno necessariamente rifatti i tre
centri cittadini di Tradate, Abbiate e Ceppine». Si sono invece
scaldati gli animi sulla questione del difensore civico, non
ancora costituito in città e inserito nel programma di tutti i
candidati.
Molto
delicata la domanda fatta dal rappresentante del gruppo
organizzatore delle “Sentinelle del mattino”: «Come
affrontare il discorso degli immigrati? Una soluzione potrebbe
essere la costituzione di uno sportello immigrati?». Per Uslenghi
«si tratta di uno strumento utile e intelligente da farsi per la
lingua, per le leggi, per la conoscenza delle regole e può essere
molto utile soprattutto per una perfetta integrazione». «L’idea
non è nuova in città – ha spiegato Candiani – È un progetto
da riprendere e approfondire, ma deve raggiungere ancora piena
forma e lo può fare con l’aiuto delle associazioni di
volontariato. Si tratta di un discorso che vogliamo affrontare con
le Acli». Secondo Luce «la necessità di uno strumento del
genere è molto sentita. Ma come mai l’amministrazione uscente
non ha portato avanti il progetto finanziato dalla regione e a
costo zero per il comune? Noi pensiamo che si possa fare un buon
lavoro in tal senso con il centro Eda, che già tempo fa collaborò
per la costituzione dello sportello».
La serata si è poi
conclusa non senza polemiche di partito e prese di posizione
politiche da parte del pubblico. Situazioni che comunque le
“sentinelle” hanno saputo sedare riportando ogni volta
l’attenzione su un dibattito corretto e in tema con l’attualità
tradatese.
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